Fuga di dati personali dalle app di incontri
Il Norwegian Consumer Council ha rilevato che alcune tra le più utilizzate app di incontri hanno inviato i dati degli utenti iscritti a più di 100 diversi siti di profanazione per fini pubblicitari. Tra le molteplici app denunciate c’è anche il più grande sito di incontri di persone gay, bisex e trans del mondo, che nell’ultimo anno ha inviato i dati relativi agli indirizzi IP. l’età, il sesso e i dati GPS dei propri utenti a società terze al fine di migliorare e profilare al meglio gli annunci pubblicitari presenti sul sito. Si tratta di applicazioni che per loro natura e in ragione dell’attività svolta trattano in particolare dati sensibili ex. art. 9 del GDPR e che pertanto, dovrebbero essere soggette alle maggiori restrizioni previste da tale normativa. Si tratta di una gravissima violazione del GDPR che dimostra che tale normativa non è ancora totalmente applicata dal mondo di internet, infatti, sempre più spesso capitano situazioni dove risulta una palese violazione al Regolamento e che rendono palese che nonostante sia passato più di un anno dall’entrata in vigore del GDPR i soggetti interessati, sopratutto nel mondo del web, non sono in grado di conoscere a chi i loro dati vengono inviati e i motivi della loro richiesta, elementi fondamentali su cui si fonda, invece, tutta la normativa privacy.