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Giuseppe Politi

Indici di fiducia, in crescita dei consumatori e delle imprese

A giugno rispetto a maggio cresce l’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 94,3 a 100,6) e l’indice del clima di fiducia delle imprese (da 52,7 a 65,4). Marcato per il clima economico (da 72,9 a 87,2) e per il clima futuro (da 93,1 a 105,6) mentre il clima personale e quello corrente passano da 100,9 a 104,5 e da 95,0 a 96,4, rispettivamente. In particolare, nell’industria l’indice di fiducia del settore manifatturiero sale da 71,5 a 79,8 e nelle costruzioni aumenta da 108,4 a 124,0. Per il comparto dei servizi, risale l’indice sia nei servizi di mercato (da 38,9 a 51,7) sia nel commercio al dettaglio (da 68,0 a 79,1). Per le componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera migliorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese di produzione. Le scorte di prodotti finiti sono giudicate in lieve accumulo rispetto a maggio. Per le costruzioni, l’aumento dell’indice è dovuto al miglioramento dei giudizi sugli ordini e all’aumento delle aspettative sull’occupazione presso l’impresa. Nei servizi di mercato, l’incremento dell’indice è dovuto a un forte aumento delle attese sugli ordini anche se il saldo rimane negativo; i giudizi sia sugli ordini sia sull’andamento generale dell’azienda sono in lieve miglioramento. Nel commercio al dettaglio, migliorano le aspettative sulle vendite future con il saldo che torna positivo. Infine, le scorte di magazzino sono giudicate in decumulo e peggiorano i giudizi sulle vendite. Il miglioramento della fiducia è diffuso sia alla grande distribuzione sia a quella tradizionale.

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