Amministratore a mandato perpetuo
Il giorno 23 aprile 2020 è stato presentato un disegno di legge per la modifica di alcuni articoli, in particolare l’art. 72 disp. att. c.c., della legge 220 relativa alla disciplina del diritto condominiale. In particolare il periodo di pandemia ha sollevato alcune problematiche per la gestione degli stabili condominiali. Il primo e maggiore problema è quello relativo allo stop delle assemblee imposto per evitare assembramenti. Tale situazione ha comportato non solo l’impossibilità di organizzare l’annuale assemblea condominiale, ma anche l’impossibilità di deliberare il rendiconto consuntivo ed il più importante, per la gestione condominiale, rendiconto preventivo con il relativo riparto delle spese e così l’inizio della nuova gestione con la partenza dei termini per il pagamento delle spese condominiali. Tra le maggiori novità previste dal disegno di legge vi è anche quella relativa alla nomina e revoca dell’amministratore di condominio, ed in particolare alla durata del proprio mandato che ora è prevista nella modalità di 1+1 ovvero l’amministratore nominato dura in carica 2 anni e poi dovrà rinnovare la propria carica inserendo un apposito ordine del giorno per la nuova nomina. Il disegno di legge prevede invece una c.d. nomina perpetua dell’amministratore, ovvero, una volta nominato l’amministratore resta in carica finché un condominio non chiede la revoca e successivamente l’assemblea non dovesse decidere in tal senso. Questa proposta ovviamente porta con se diverse perplessità, la prima è sicuramente quella di un possibile blocco del mercato dell’attività di amministratore di condominio.
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