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  • Immagine del redattoreLuca Baj

Dante, un’epopea pop

Ospite: Giuseppe Antonelli




La fortuna popolare di Dante comincia già nel Trecento e arriva fino a quell’universo culturale che chiamiamo “pop”: un immaginario condiviso nel quale Dante è diventato a tutti gli effetti un’icona. C’è il Dante simbolo dell’identità culturale italiana, la cui effigie passa dalle lire agli euro. C’è il profilo di Dante usato già da tempo come marchio commerciale e in chiave pubblicitaria. C’è il Dante personaggio che ritorna – un po’ in tutto il mondo – nelle trame di libri, film, fumetti, giochi di successo. Un Dante non pedante, insomma: ancora presente con forza nella nostra vita di tutti i giorni.

L’incontro prende spunto dalla mostra Dante Gli occhi e la mente. Un’epopea pop (4 settembre 2021 – 9 gennaio 2022) che Giuseppe Antonelli sta curando per il Museo d’Arte della città di Ravenna.

Cantabilità dei versi di Dante.

La nostra lingua non sarebbe questa se non fosse per Dante, che è davvero il padre della nostra lingua e cultura.

La poesia di Dante contiene in sé la musica, perché utilizza la musicalità delle parole nella composizione dei versi.



Antonello Venditti, Jovanotti, De Gregori, Borges sono tutti autori che hanno voluto riprendere, storpiandoli parzialmente, i versi di Dante.

Dante popolare diventa Dante pop-orale.



Nell’’800 emerge il culto del patriottismo di Dante.

Utilizzo di “Dante” come marchio pubblicitario per ogni tipo di prodotto, ciò dimostrando la forza comunicativa del Poeta.

Purgatorio quale luogo di purificazione delle anime, e da qui addirittura il nome di purganti, lassativi, carta igienica.

La criptografia mnemonica era il fondamento di una serie di giochi enigmistici che si sviluppavano dal ’700 in avanti, come i rebus, giochi da tavolo, gallerie degli orrori ed altri giochi.

La fama di Dante parte dal ‘300 e diventa subito iconica.


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C’è ancora tempo, fino al 28 aprile, per visitare L’Avventura della Moneta, la mostra immersiva anteprima di MUDEM, il futuro Museo della Moneta- Banca d’Italia in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra, ideata da Paco Lanciano e Giovanni Carrada per la Banca d’Italia, ha ricevuto oltre 16.000 prenotazioni, è stata visitata da più di 7.000 studenti ed è stata accompagnata da ben 20 eventi. MUDEM ha organizzato visite dedicate alle scuole primarie e secondarie e realizzato 68 attività educative, grazie alla collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, il CNR, l'Opera Nazionale Montessori e il Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia. Nel ciclo di incontri Dopo l'avventura, esperti e accademici hanno approfondito i temi della mostra con le loro ricerche e spunti originali. Il Museo della Moneta ha intrapreso un lavoro di co-progettazione e sperimentazione per l'accessibilità della mostra e del museo. È stato realizzato un percorso tattile e multisensoriale che ha reso accessibili alle persone cieche e ipovedenti le prime tre sale della mostra. Per le persone sorde sono stati progettati dei supporti nella Lingua dei segni italiana: tablet con video in LIS e smartglasses con sottotitoli per visitare l’intero percorso. Questo video è un ringraziamento a chi finora ha seguito MUDEM e a chi si sintonizzerà sulle sue frequenze nei prossimi mesi. …Il viaggio è solo all’inizio!
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