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Data breach e i mezzi di tutela privacy

La scorsa settimana abbiamo parlato di una situazione che ha coinvolto diversi milioni di italiani. In particolare mi riferisco al caso INPS. Accedendo alla propria pagina personale INPS diversi soggetti potevano vedere dati di persone terze. Si tratta di un enorme data breach di cui ancora oggi non sono chiare le ragioni. Alcuni ipotizzano di un attacco hacker, altri di un semplice flop del sito. Indipendentemente dalle ragioni moltissimi italiani si sono visti ledere il proprio diritto di riservatezza in quanto i propri dati sono diventati visibili a soggetti terzi e quindi di dominio pubblico. In termini privacy si tratta di data breach ovvero una perdita, un malato controllo, dei dati. Immediato è stato il controllo dell’autorità Garante che ha richiesto all’Inps di procedere alla chiusura del sito in modo da mettere in sicurezza tutti i dati. Non vi è certezza sul numero di accessi “illegittimi” nelle aree personali degli utenti, tuttavia preme evidenziare che per tale situazione il legislatore ha pensato a diversi mezzi per tutelare il proprio diritto alla riservatezza. Il primo e più semplice mezzo di tutela è previsto all’art. 77 GDPe e si tratta del c.d. regalo al garante. Altro strumento, considerato una delle maggiori novità introdotte dal Regolamento Privacy, è quello previsto all’art. 80 del GDPR, in cui è previsto che: “L’interessato ha il diritto di dare mandato a un organismo, un’organizzazione o un’associazione senza scopo di lucro, che siano debitamente costituiti secondo il diritto di uno Stato membro, i cui obiettivi statutari siano di pubblico interesse e che siano attivi nel settore della protezione dei diritti e delle libertà degli interessati con riguardo alla protezione dei dati personali, di proporre il reclamo per suo conto e di esercitare per suo conto i diritti di cui agli articoli 77, 78 e 79 nonché, se previsto dal diritto degli Stati membri, il diritto di ottenere il risarcimento di cui all’articolo 82”.

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Da L’Avventura della Moneta a MUDEM: oltre 16.000 grazie!
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Banca d'Italia - Eurosistema

Da L’Avventura della Moneta a MUDEM: oltre 16.000 grazie!

C’è ancora tempo, fino al 28 aprile, per visitare L’Avventura della Moneta, la mostra immersiva anteprima di MUDEM, il futuro Museo della Moneta- Banca d’Italia in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra, ideata da Paco Lanciano e Giovanni Carrada per la Banca d’Italia, ha ricevuto oltre 16.000 prenotazioni, è stata visitata da più di 7.000 studenti ed è stata accompagnata da ben 20 eventi. MUDEM ha organizzato visite dedicate alle scuole primarie e secondarie e realizzato 68 attività educative, grazie alla collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, il CNR, l'Opera Nazionale Montessori e il Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia. Nel ciclo di incontri Dopo l'avventura, esperti e accademici hanno approfondito i temi della mostra con le loro ricerche e spunti originali. Il Museo della Moneta ha intrapreso un lavoro di co-progettazione e sperimentazione per l'accessibilità della mostra e del museo. È stato realizzato un percorso tattile e multisensoriale che ha reso accessibili alle persone cieche e ipovedenti le prime tre sale della mostra. Per le persone sorde sono stati progettati dei supporti nella Lingua dei segni italiana: tablet con video in LIS e smartglasses con sottotitoli per visitare l’intero percorso. Questo video è un ringraziamento a chi finora ha seguito MUDEM e a chi si sintonizzerà sulle sue frequenze nei prossimi mesi. …Il viaggio è solo all’inizio!
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