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Dopo Auschwitz. Le donne per prime raccontarono all'Italia

In occasione del Giorno della Memoria, su proposta della consigliera Romina Russo con delega alla Cultura, la Provincia ha deciso di declinare il 27 gennaio da una prospettiva femminile, promuovendo insieme a Udi Velia Sacchi il progetto di Isrec “Dopo Auschwitz. Le donne per prime raccontarono all’Italia”, a cura di Elisabetta Ruffini.

All’Italia uscita dalla guerra, per prime, sono state sei donne a raccontare Auschwitz: Sofia Schafranov, Frida Misul, Giuliana Tedeschi, Liana Millu, Luciana Nissim, Alba Valech Capozzi, donne che avevano creduto in quel paese nato su un patto di uguale cittadinanza e cresciuto nell’intreccio tra culture e tradizioni diverse. I loro libri sono stati pubblicati dal 1945 al 1947, anno in cui alle loro voci si aggiunge anche quella di Primo Levi con il suo Se questo è un uomo.

La constatazione che furono le donne per prime a raccontare per lungo tempo è passata inosservata agli occhi dei più e che qui, e per la prima volta, viene sottolineata con un gesto pubblico che vuole essere omaggio a quelle donne che strapparono al silenzio carico di dolore le parole per raccontare, per fare sapere agli altri.

Una carrellata di volti accompagnati da brevi citazioni ricordano quei sei primi libri che raccontarono per la prima volta che cosa era successo ad Auschwitz-Birkenau. Non si tratta di una mostra documentaria, ma di un esercizio di memoria frutto di studio, scelta e gesto capace di creare una forma per destare nella sensibilità del presente la curiosità del passato.

Le condizioni dell’emergenza Covid non permettono l’incontro fisico tra persone: per questo la carrellata di volti diventerà una mostra fisica solo quando l’emergenza sanitaria lo consentirà, ma il 27 gennaio sarà diffusa attraverso i canali della Provincia e rimbalzata su quelli di Isrec e Udi Velia Sacchi.

“Nonostante le difficili condizioni dell’emergenza Covid, la Provincia ha tenuto a sottolineare la data del 27 gennaio impegnandosi nella collaborazione con Isrec e Udi Velia Sacchi, che ringrazio di cuore, per essere presente sul territorio e vicina a cittadine e cittadini: i giorni del calendario civile sono occasioni per dirsi insieme collettività” afferma la consigliera Romina Russo.

La sera del 27 gennaio alle ore 18,45, Rosangela Pesenti terrà una riflessione dal titolo “Nessun ricordo coincide. Memorie intorno alla Memoria” per le iscritte e gli iscritti del corso Donne nel DISordine mondiale a cura del Consiglio delle Donne di Treviglio.

(Per collegarsi casadelledonnetreviglio@gmail.com oppure 3355856839)

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