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Draghi e la Green Economy

«E' un'occasione d'oro per l'Italia e un'occasione d'oro per l'Europa, che Mario Draghi abbia accettato la sfida: far uscire il suo Paese dalla crisi economica e sociale». Dalle colonne di Le Journal du Dimanche, la numero uno della Bce Christine Lagarde si dice convinta che il presidente del consiglio Mario Draghi possa riuscire nella sua missione di rilanciare l’Italia, trasformando la pandemia nell’occasione per rilanciare il nostro paese dal punto di vista economico ma anche ambientale. Nel suo discorso al Senato per chiedere la fiducia al Governo, il presidente ha riconosciuto la centralità della green economy nelle sue future azioni politiche: «Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta» ha spiegato. L’accento di Draghi su un modello di economia capace di ridurre l'impatto ambientale mediante provvedimenti in favore dello sviluppo sostenibile (come l'uso di energie rinnovabili, la riduzione dei consumi, il riciclaggio dei rifiuti) risponde e soddisfa Fridays For Future Italia, che in una lettera indirizzata al capo del governo aveva indicato nella transizione ecologica un’opportunità per risollevare l'economia e creare nuovo lavoro. «Questi investimenti» si legge nella lettera indirizzata a Draghi «devono essere portati avanti ad ogni costo»; (1) invocando quel 'whatever it takes' con cui l’ex presidente della Bce aveva salvato l’euro. L’obiettivo di Draghi di “proteggere il futuro dell'ambiente, conciliandolo con il progresso e il benessere sociale” è una strada in salita, che richiede un approccio nuovo: «nelle prossime settimane rafforzeremo la dimensione strategica del Pnrr - ha detto il premier - in particolare con riguardo agli obiettivi riguardanti la produzione di energia da fonti rinnovabili, l'inquinamento dell'aria e delle acque, la rete ferroviaria veloce, le reti di distribuzione dell'energia per i veicoli a propulsione elettrica, la produzione e distribuzione di idrogeno, la digitalizzazione, la banda larga e le reti di comunicazione 5G». Secondo un sondaggio promosso da A Bird’s Eye View - società di consulenza globale che si occupa di strategie finalizzate a costruire modelli di business differenziati, sostenibili e con impatto ambientale – la direzione del premier incaricato è quella giusta: oltre due terzi degli italiani dichiarano che le tematiche ambientali sono diventate più importanti dall’inizio della pandemia. Sono più preoccupati dai cambiamenti climatici, dall’inquinamento e dalla scarsità di risorse naturali che influenzano la loro vita quotidiana. Quasi la metà vuole che il Governo incentivi gli investimenti nelle tecnologie trasformative a bassa emissione di carbonio e oltre il 70% si aspetta che le grandi imprese migliorino il loro impatto sociale. (3) Appare evidente, anche dal discorso di Draghi in Parlamento, l’intenzione di puntare sulla green economy, tracciando un manifesto di politica industriale partendo dal rafforzamento del Recovery Plan in primis per la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’alta velocità, la mobilità elettrica, la produzione e distribuzione di idrogeno: “il cambiamento climatico, come la pandemia, penalizza alcuni settori produttivi senza che vi sia un’espansione in altri settori che possa compensare. Dobbiamo quindi essere noi ad assicurare questa espansione e lo dobbiamo fare subito. (…) La risposta della politica economica al cambiamento climatico e alla pandemia dovrà essere una combinazione di politiche strutturali che facilitino l’innovazione, di politiche finanziarie che facilitino l’accesso delle imprese capaci di crescere al capitale e al credito e di politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili che sono state create” (4). In conclusione, oltre al rafforzamento dell’economia verde, tre appaiono essere i punti cardine attorno a cui si articolerà l’azione di Governo nei prossimi mesi. L riforma della pubblica amministrazione, la riforma della giustizia e infine quella fiscale. Mario Draghi appare sempre più determinato ad affrontare la questione in maniera scientifica. A questo proposito, sul modello danese del 2008, ha già annunciato che affiderà la costruzione di un dossier ad una “commissione di esperti” in modo da tracciare le linee guida per le scelte future. Il pool di esperti sarà probabilmente affiancato da presenze delle massime istituzioni fiscali italiane dalla Banca d’Italia, all’Istat passando per Agenzia delle Entrate e altisonanti nomi accademici come Carlo Cottarelli per citarne uno. Sembrano esserci finalmente tutti gli ingredienti per creare una riforma che possa rilanciare il paese e mettere finalmente mano alla materia fiscale regolandone le dinamiche.



NOTE

ANSA; Draghi: FFF, la transizione ecologica è dovere e opportunità

ANSA; Draghi: lasciamo un buon pianeta, non solo una buona moneta

Sole 24Ore; Covid e crisi, sarà la green economy a fare da traino alla ripresa

Green economy: il primo ‘mattone’ del nuovo Recovery Plan di Draghi


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C’è ancora tempo, fino al 28 aprile, per visitare L’Avventura della Moneta, la mostra immersiva anteprima di MUDEM, il futuro Museo della Moneta- Banca d’Italia in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra, ideata da Paco Lanciano e Giovanni Carrada per la Banca d’Italia, ha ricevuto oltre 16.000 prenotazioni, è stata visitata da più di 7.000 studenti ed è stata accompagnata da ben 20 eventi. MUDEM ha organizzato visite dedicate alle scuole primarie e secondarie e realizzato 68 attività educative, grazie alla collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, il CNR, l'Opera Nazionale Montessori e il Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia. Nel ciclo di incontri Dopo l'avventura, esperti e accademici hanno approfondito i temi della mostra con le loro ricerche e spunti originali. Il Museo della Moneta ha intrapreso un lavoro di co-progettazione e sperimentazione per l'accessibilità della mostra e del museo. È stato realizzato un percorso tattile e multisensoriale che ha reso accessibili alle persone cieche e ipovedenti le prime tre sale della mostra. Per le persone sorde sono stati progettati dei supporti nella Lingua dei segni italiana: tablet con video in LIS e smartglasses con sottotitoli per visitare l’intero percorso. Questo video è un ringraziamento a chi finora ha seguito MUDEM e a chi si sintonizzerà sulle sue frequenze nei prossimi mesi. …Il viaggio è solo all’inizio!
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