Fase 2: direzione mobilità sostenibile?
Appello al Governo e alla Task Force sulla mobilità sostenibile. Alcune ONG ambientaliste e associazioni di ciclisti chiedono a gran voce un pacchetto di misure per scongiurare il rischio degli spostamenti di massa in auto nel corso della Fase 2. Sono le stesse associazioni a proporre una serie di misure che potrebbero incentivare la mobilità sostenibile, attraverso una proposta articolata su sette punti fondamentali necessari a incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili, nella prospettiva di un lungo periodo, la fase 2, nel corso del quale l’accesso al trasporto pubblico sarà necessariamente contingentato. Il primo e fondamentale punto prevede un potenziamento delle infrastrutture per la mobilità pedonale e ciclabile, il quale deve essere affiancato, quale secondo imprescindibile punto, da un sistema, celere, di consistenti incentivi economici per sostenere il suddetto potenziamento. Seguono la promozione di smart working e sistema di consegna a domicilio privilegiando i sistemi che utilizzano biciclette e mezzi sostenibili, ed il “riconoscimento, promozione e finanziamento della mobilità attiva (pedonalità e ciclabilità) come modo di trasporto urbano resiliente”, e la creazione di un gruppo di lavoro dedicato alla coordinazione ed armonizzazione delle misure proposte su territorio nazionale. Infine, le associazioni richiedono ampie campagne informative dirette a incentivare e promuovere le forme di mobilità attiva, oggi, nella prospettiva di una graduale ripresa della normalità, ancora più necessaria.
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