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IL TRIBUNALE CONDANNA LA BANCA POPOLARE DI BARI

Aveva già ottenuto in precedenza una decisione favorevole da parte dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie, la risparmiatrice che festeggia la condanna della Banca Popolare di Bari da parte del Tribunale. La vicenda risale all'epoca in cui la banca era guidata dalla famiglia Jacobini: nel 2020 l'ex presidente Marco e l’ex condirettore Gianluca erano stati arrestati (ai domiciliari) con le accuse di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza per il buco da 2 miliardi di euro che aveva portato l’istituto barese vicino al crac. La più grande banca del Sud Italia si era presto trovata sommersa dalle denunce dei risparmiatori che avevano acquistato le azioni dell’Istituto bancario, rivelatasi poco più che carta straccia. Le 386 richieste di risarcimento presentate all’Arbitro, erano rimaste tutte inascoltate. L’avvocato Pinto - presidente Confconsumatori Puglia – ha spiegato infatti come dopo la pronuncia dell’arbitro a favore di una degli azionisti, la banca - pur avendo formalmente aderito al Regolamento Consob che istituisce il Collegio Arbitrale - fosse rimasta inadempiente. Ragion per cui si è reso necessario ricorrere al tribunale. È stato proprio l’avvocato Antonio Pinto, insieme al suo collega Antonio Amendola, a portare la vicenda davanti al giudice, che per la prima volta ha confermato la decisione dell’Arbitro. Durante il processo – in cui si sono costituiti parte civile circa 2.700 azionisti, rappresentati da 277 avvocati, il Comune di Bari e la Regione Puglia – si è raggiunta una decisione che potrebbe essere fondamentale anche per gli altri risparmiatori truffati: il tribunale di Bari ha condannato la banca alla restituzione integrale delle somme investite nell’acquisto delle azioni (circa 129 mila euro), oltre agli interessi ed alle spese legali, detraendo solo i dividendi incassati dalla cliente. Il giudice ha motivato la condanna, rilevando che l’istituto bancario è stato inadempiente sotto una serie di profili: 1) violazione degli obblighi informativi; 2) violazione del principio di adeguatezza rispetto al profilo di rischio della cliente; 3) eccesso di concentrazione, atteso che gran parte del patrimonio era stato dirottato sui titoli della banca; 4) mancata segnalazione specifica del conflitto di interessi, visto che la banca venditrice era anche emittente dei titoli venduti. 
Sulla base di tali ragioni il Tribunale ha dichiarato risolti i contratti dei singoli ordini di acquisto delle azioni ed ha condannato la BPB a restituire la somma di euro 129.022,44 oltre interessi e spese legali, in favore della risparmiatrice, che a sua volta dovrà restituire alla banca le azioni. 



NOTE


Corriere della Sera; Banca Popolare di Bari per la prima condanna anche tribunale

Il Quotidiano Italiano, Crac Popolare Bari, banca condannata dal Tribunale: risarcimento da 129mila euro ad azionista

La gazzetta del mezzogiorno; Bari, Banca Popolare condannata a restituire 129mila ad azionista


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