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Management, nuova cultura aziendale e smartworking

Smartworking, nuova cultura aziendale e management. Sono questi i temi su cui bisognerà interrogarsi nel futuro a seguito dei cambiamenti a cui ci ha indotto la pandemia da Covid-19. Tra questi, è lo smartworking ad essere entrato di forza nelle nostre abitudini, una nuova forma di lavoro destinata a restare anche dopo che l’emergenza sarà finita. Una nuova modalità di lavoro che i manager dovranno saper gestire per affrontare le sfide dei mercati nel prossimo futuro. Da una ricerca di Istud, la più antica business school italiana, su un campione intervistato di 250 tra dirigenti e quadri, per analizzarne il sentiment rispetto al lavoro da remoto, il direttore dell’area imprese Francesco Alleva sostiene che bisogna pensare a un modello organizzativo dell’azienda più che a una modalità di espletare il lavoro da remoto. Infatti le risposte dei manager hanno messo in evidenza anzitutto alcuni elementi relazionali. La ricerca ha evidenziato miglioramenti nei rapporti verticali con i propri capi (+4,2%) e con i propri collaboratori (+ 1,7%); mentre peggiorano i rapporti orizzontali con i colleghi di pari grado (-9,4%). Sembra però che avere la possibilità di ricevere degli obiettivi rende il rapporto capo-collaboratore più libero da condizionamenti terzi. A fronte di obiettivi dati in maniera chiara ed esplicita, in una logica veramente smart, i manager riscontrano un miglioramento nei rapporti di collaborazione. I dirigenti già abituati a lavorare per obiettivi vedono un miglioramento ulteriore. La produttività, è un altro aspetto migliorativo considerato dai manager che viene associata alla quantità, più che all’efficienza. Però viene evidenziato come ci sia maggiore difficoltà a mantenere lo stesso livello di rapporto con i colleghi. Per quanto riguarda i carichi di lavoro più elevati, viene in gioco la misurazione della produttività. Elemento problematico è anche quello dei rapporti con i clienti, la cosiddetta customer relationship. La ricerca registra un deterioramento nel mantenere buoni rapporti con i clienti e una difficoltà nell’iniziare rapporti con clienti nuovi, un punto su cui le aziende dovranno interrogarsi, cercando di capire quali approcci e metodiche utilizzare per mantenere una customer relationship efficace e valida con un punto di accesso nuovo e a distanza. Nell’immediato futuro, sarà una sfida importante creare una nuova normalità per gli uffici, posti che gli intervistati li vogliono attrattivi, dove è più interessante e bello recarsi e ricevere diversi servizi. Un esempio, lo troviamo dalle grosse multinazionali, soprattutto americane, una di queste è la Apple che ha creato al suo interno numerosi servizi. L’ipotesi è proprio quella di accrescere l’attrattività degli uffici, per non disperdere il patrimonio organizzativo che le aziende hanno costruito in questi anni. Infatti, l’azienda che ha come obiettivo la costruzione di sedi attrattive, dovrà controbilanciare l’aspetto dell’isolamento negli spazi privati, in quanto il futuro delle aziende non potrà evitarsi lo smartworking. Infatti, nella ricerca, i dipendenti si aspettano che le aziende implementino modalità di lavoro più adeguate ai nuovi cambiamenti, addirittura, alcune grandi aziende avevano già stilato piani per introdurre il lavoro agile, ma più come strumento di welfare aziendale che come modalità organizzativa. Sicuramente, i cambiamenti in atto indurranno a rivedere alcune logiche aziendali, e ci faranno entrare in nuove dinamiche lavorative dove lo sviluppo del mondo digitale sarà al centro.

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Da L’Avventura della Moneta a MUDEM: oltre 16.000 grazie!
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C’è ancora tempo, fino al 28 aprile, per visitare L’Avventura della Moneta, la mostra immersiva anteprima di MUDEM, il futuro Museo della Moneta- Banca d’Italia in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra, ideata da Paco Lanciano e Giovanni Carrada per la Banca d’Italia, ha ricevuto oltre 16.000 prenotazioni, è stata visitata da più di 7.000 studenti ed è stata accompagnata da ben 20 eventi. MUDEM ha organizzato visite dedicate alle scuole primarie e secondarie e realizzato 68 attività educative, grazie alla collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, il CNR, l'Opera Nazionale Montessori e il Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia. Nel ciclo di incontri Dopo l'avventura, esperti e accademici hanno approfondito i temi della mostra con le loro ricerche e spunti originali. Il Museo della Moneta ha intrapreso un lavoro di co-progettazione e sperimentazione per l'accessibilità della mostra e del museo. È stato realizzato un percorso tattile e multisensoriale che ha reso accessibili alle persone cieche e ipovedenti le prime tre sale della mostra. Per le persone sorde sono stati progettati dei supporti nella Lingua dei segni italiana: tablet con video in LIS e smartglasses con sottotitoli per visitare l’intero percorso. Questo video è un ringraziamento a chi finora ha seguito MUDEM e a chi si sintonizzerà sulle sue frequenze nei prossimi mesi. …Il viaggio è solo all’inizio!
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