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Salone del turismo e degli sport invernali, idee e istanze dagli operatori del settore

Ritornare a indossare sci e scarponi per godere la bellezza del proprio sport preferito. L’argomento è “caldo” tra gli appassionati di sport invernali, in particolare di sci alpino, in attesa di poter tornare a frequentare la montagna quando sarà possibile riaprire gli impianti di risalita. Da questa premessa è nato l’evento digitale Stagione invernale 2020-21: quando finirà il lockdown dello sci? organizzato nei giorni scorsi da Skipass, il Salone del turismo e degli sport invernali di ModenaFiere, con il contributo di diversi ospiti che si può rivedere integralmente su canali social.

“Oggi siamo ancora in una situazione d’incertezza e non sappiamo se veramente potremo riaprire il 7 gennaio 2021 – spiega Valeria Ghezzi, presidente Anef – Associazione Nazionale Esercenti Funiviari -. Prima di pensare alla riapertura è evidente sia necessario attendere che rientri il problema sanitario, anche in termini di occupazione dei reparti ospedalieri. La speranza che ci resta è riuscire ad aprire nella seconda metà di gennaio, questo potrebbe essere un obiettivo, aspettando intanto di vedere l’auspicata discesa nel numero dei contagi”. La speranza tra chi gestisce gli impianti di risalita, pur nella consapevolezza che la situazione sanitaria legata al Covid-19 sia la priorità, è quella di poter “salvare” una stagione invernale 2020-21 di fatto non ancora partita. “Siamo pronti a rimboccarci le maniche partendo non appena sarà possibile, ma abbiamo bisogno di risposte concrete” dalla politica, partendo dal Governo nazionale, prosegue Valeria Ghezzi. “Se dal punto di vista economico converrà aprire gli impianti nel nuovo anno? Se si potesse fare entro la fine di gennaio o forse inizio febbraio 2021 personalmente penso di sì – dettaglia Ghezzi, presidente dell’associazione Anef -, mentre se arrivassimo a metà febbraio 2021 forse non converrebbe più. Il settore che rappresento ha bisogno d’impegnare capitali notevoli: riaprire, anche in ritardo, significa non guadagnare, ma almeno ridurre l’impatto dei debiti, tenendo in vita le nostre stazioni, dando lavoro alla nostra gente e mantenendo in vita la montagna stessa”

Quanto alle politiche di “flessibilità” legate agli skipass, in particolare quelli stagionali, tra rimborsi in caso di chiusura e altre formule perseguite da singoli comprensori, la presidente di Anef Valeria Ghezzi spiega: “La nostra associazione c’entra poco con l’argomento, ma la soluzione che vediamo essere più diffusa è la realizzazione di pacchetti di giornate sciabili che, all’aumentare del numero di giorni, determinano una riduzione del prezzo medio giornaliero”. Finora infatti “gli unici skipass annuali venduti – termina Ghezzi – riguardano gli atleti d’interesse nazionale, per garantire loro di potersi allenare in vista delle gare”.

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Da L’Avventura della Moneta a MUDEM: oltre 16.000 grazie!
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Da L’Avventura della Moneta a MUDEM: oltre 16.000 grazie!

C’è ancora tempo, fino al 28 aprile, per visitare L’Avventura della Moneta, la mostra immersiva anteprima di MUDEM, il futuro Museo della Moneta- Banca d’Italia in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra, ideata da Paco Lanciano e Giovanni Carrada per la Banca d’Italia, ha ricevuto oltre 16.000 prenotazioni, è stata visitata da più di 7.000 studenti ed è stata accompagnata da ben 20 eventi. MUDEM ha organizzato visite dedicate alle scuole primarie e secondarie e realizzato 68 attività educative, grazie alla collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, il CNR, l'Opera Nazionale Montessori e il Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia. Nel ciclo di incontri Dopo l'avventura, esperti e accademici hanno approfondito i temi della mostra con le loro ricerche e spunti originali. Il Museo della Moneta ha intrapreso un lavoro di co-progettazione e sperimentazione per l'accessibilità della mostra e del museo. È stato realizzato un percorso tattile e multisensoriale che ha reso accessibili alle persone cieche e ipovedenti le prime tre sale della mostra. Per le persone sorde sono stati progettati dei supporti nella Lingua dei segni italiana: tablet con video in LIS e smartglasses con sottotitoli per visitare l’intero percorso. Questo video è un ringraziamento a chi finora ha seguito MUDEM e a chi si sintonizzerà sulle sue frequenze nei prossimi mesi. …Il viaggio è solo all’inizio!
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