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Termini di decadenza dell’attività di accertamento, chiarimenti in vista?

Recentemente la Suprema Corte è stata investita di una questione attinente, di fatto, l’applicabilità dei termini di decadenza alla contestazione di crediti del contribuente, in particolare in riferimento ad un credito IVA. La questione, rileva la Corte, non riveste secondaria importanza, anche ed in particolare in relazione al fatto che non è rintracciabile un orientamento dottrinale o giurisprudenziale univoco né maggioritario. Di conseguenza gli atti sono stati trasmessi al Presidente della Corte di Cassazione, così che possa effettuare le proprie valutazioni in funzione della opportunità di investire della questione le Sezioni Unite.

In particolare la fattispecie riguarda un credito IVA, maturato dal contribuente sul finire degli anni ‘90, e ceduto ad un società nel 2010. In relazione a tale credito l’Amministrazione Finanziaria aveva chiesto chiarimenti e documentazione a supporto l’anno precedente la avvenuta cessione, senza riceverne. AdE sospendeva quindi il rimborso del credito, adducendo a motivazione la mancata consegna di documentazione a supporto. Nel corso del procedimento tributario avverso tale sospensione, i primi due gradi di giudizio favorivano il contribuente, ritenendo che l’Amministrazione fosse ormai decaduta dalla verifica del credito, il quale si sarebbe consolidato ben prima della richiesta di documentazione. Ritiene invece la AdE i termini decadenziali, di cui all’art. 57 D.P.R. 633/1972, sarebbero applicabili solo alla attività di accertamento di un determinato credito e non, invece, alla contestazione di un debito. A tal proposito, la Suprema Corte ha ravvisato orientamenti contrastanti, tali da rilevare l’opportunità di adire le Sezioni Unite, così che queste possano chiarire la posizione.

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Da L’Avventura della Moneta a MUDEM: oltre 16.000 grazie!
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Banca d'Italia - Eurosistema

Da L’Avventura della Moneta a MUDEM: oltre 16.000 grazie!

C’è ancora tempo, fino al 28 aprile, per visitare L’Avventura della Moneta, la mostra immersiva anteprima di MUDEM, il futuro Museo della Moneta- Banca d’Italia in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra, ideata da Paco Lanciano e Giovanni Carrada per la Banca d’Italia, ha ricevuto oltre 16.000 prenotazioni, è stata visitata da più di 7.000 studenti ed è stata accompagnata da ben 20 eventi. MUDEM ha organizzato visite dedicate alle scuole primarie e secondarie e realizzato 68 attività educative, grazie alla collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, il CNR, l'Opera Nazionale Montessori e il Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia. Nel ciclo di incontri Dopo l'avventura, esperti e accademici hanno approfondito i temi della mostra con le loro ricerche e spunti originali. Il Museo della Moneta ha intrapreso un lavoro di co-progettazione e sperimentazione per l'accessibilità della mostra e del museo. È stato realizzato un percorso tattile e multisensoriale che ha reso accessibili alle persone cieche e ipovedenti le prime tre sale della mostra. Per le persone sorde sono stati progettati dei supporti nella Lingua dei segni italiana: tablet con video in LIS e smartglasses con sottotitoli per visitare l’intero percorso. Questo video è un ringraziamento a chi finora ha seguito MUDEM e a chi si sintonizzerà sulle sue frequenze nei prossimi mesi. …Il viaggio è solo all’inizio!
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