Analisi settimanale indici azionari 02/06/2017
Si chiude positivamente la settimana borsistica delle principali piazze mondiali. In controtendenza il nostro indice, a causa di rischi specifici quali: rischio elezioni anticipate in autunno, rispetto alla scadenza naturale nella primavera del 2018 e cattive notizie sulla necessità di ricapitalizzazione delle banche.
In Usa c’è stata delusione per i dati sul lavoro usciti venerdì. Non tanto per il tasso di disoccupazione, sceso al 4,3% dal 4,4% ma per il calo del numero dei nuovi occupati, 138 mila dai precedenti 174 mila e dagli attesi 183 mila. Le revisioni dei dati precedenti hanno mostrato che a marzo e ad aprile sono state assunte complessivamente 66 mila persone in meno di quanto calcolato in precedenza. Questo dato più che su Wall Street ha influito su Tresury (gli investitori puntano a un rinvio sull’aumento dei tassi) e sulla debolezza del dollaro.
Sp500 chiude la settimana su nuovi massimi a 2439,07, in rialzo di quasi un punto percentuale.
Il Dax cresce dell’1,75% rispetto al venerdì’ precedente e chiude la settimana a 12822.94.
Il Ftse Mib perde l’1,33% chiudendo a 20938.24 nonostante la rivelazione positive della lettura definitiva del Pil italiano del primo trimestre, rivisto a +1,2% rispetto al +0,8 iniziale.
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