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PIMCO allarga la gamma ETF su Borsa Italiana: arriva il primo ETF sul segmento a breve del corporate


PIMCO Euro Short-Term High Yield Corporate Bond Index Source UCITS ETF (IE00BD8D5H32), arriva in questi giorni sul mercato tedesco e italiano grazie alla collaborazione con Source, da poco entrata nella famiglia Invesco Powershares, proponendo un allocazione high yield che vuole garantire all’investitore la fruizione di rendimenti corporate sostenuti associata però, grazie ad alcuni accorgimenti, ad una minimizzazione dei rischi tipicamente collegati a questo tipo di investimenti. Il comparto lanciato da PIMCO (Pacific Investment Management Co.) replica passivamente l’indice BofA Merryll Lynch 0-5 Year Euro Developed Markets High Yield 2% Constrained, un benchmark ribilanciato mensilmente che investe in obbligazioni corporate a tasso fisso con rating sub investment grade, queste offerte al pubblico in EUR e negoziate nell’Eurozona o all’estero in valuta locale. Il dettaglio della composizione paese per le 260 obbligazioni che costituiscono oggi l’indice è il seguente: European Monetary Union - Altri 24%, Italia 22%, Francia 16%, Lussemburgo 7%, Spagna 6%, Olanda 4%, Irlanda 3%, Germania 3%, Grecia 1%, Austria 1%, Belgio 1% ed infine Portogallo 1%. La selezione di PIMCO prevede che l’ emittente del bond abbia sede in un paese con merito di credito almeno investment grade ed incluso nella lista FX G10 mentre, in riferimento all' l’outstanding size dell’emissione, che questa non sia inferiore ai 250 milioni di dollari. La classe offerta su ETFplus prevede la distribuzione mensile dei dividendi e la Sicav irlandese richiede una fee annua onnicomprensiva pari allo 0.44% (0.50% a partire da giugno 2018) con un tracking error previsto che si attesta allo 0.40%. L’obbiettivo del nuovo comparto è quello di fornire un discreto extrarendimento in un contesto attuale di tassi ridotti nell’Eurozona (oltre che con prospettive di rialzo ancora contenute) limitando, però, l’esposizione di un portafoglio comunque costituito da titoli a tasso fisso (esposti al delta tassi) e a rischio medio alto (rating sub investment grade) tramite una duration ridotta (1.96 quella effettiva) e grazie ad un limite del 2% per singolo titolo. Quest'ultimo accorgimento garantisce infatti maggiore diversificazione di portafoglio in un contesto a basso merito di credito naturalmente caratterizzato da un rischio default più elevato. La duration ridotta, indicatore di scarsa reattività al delta tasso, è conseguenza delle scadenze residue ricomprese nell’intervallo di breve termine da 0 a 5 anni (effettiva 2.14), e riduce i rischi derivanti dalla normalizzazione delle politiche monetarie nell’Eurozona. Si tratta del primo ETF in Europa a proporre un investimento esclusivo sulle scadenze più brevi del settore high yield. La modalità di replica è fisica e l’emittente pur acquistando materialmente i titoli si propone di creare un portafoglio composto da securities nel complesso simili ma non necessariamente identiche a quelle comprese nell’indice di riferimento che intende replicare (non si tratta insomma di una replica fisica “completa”). Il comparto è stato lanciato ad ottobre di quest’anno e si propone come il corrispondente, per la zona Euro, del noto PIMCO Short-Term High Yield Corp Bond Index ETF, disponibile anche in Italia da anni( in versione con e senza copertura sul cambio) e settimo tra più grandi ETF high yield su bond US a livello globale con oltre un miliardo e mezzo di dollari di asset. Oggi, SPDR e iShares sono entrambi attivi sul mercato americano con prodotti di tipo high yield short term molto simili al PIMCO Short-Term High Yield Corp Bond Index ETF raccogliendo AUM più che doppi ed è pertanto prevedibile che, a seguito della quotazione di questo nuovo prodotto, non tarderanno ad aggiornare la propria offerta con focus Euro. Dopo l'ondata di riscatti seguita alla fine dell'era Gross, PIMCO, ex leader globale della gestione obbligazionaria sta finalmente registrando flussi record sulle sue gestioni tra fondi comuni ed ETF sia attivi che passivi chiudendo positivamente, proprio questo novembre, il bilancio del primo anno sotto la guida del nuovo CEO Manny Roman ex Man Group.


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