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Risparmiatori, tutto quello che c’è da sapere sull’aumento di capitale Creval


Complice l’entrata in vigore della Mifid2, nell’ambito delle valutazioni sulla product governance il Credito Valtellinese stesso ha classificato le proprie azioni con la «massima classe di rischio».

Pertanto, le azioni non sono adatte a investitori che non «possono sopportare la perdita integrale» del capitale investito o che hanno una «totale avversione» al rischio o che necessitano di una «garanzia di redditività dell'investimento», come si legge nel prospetto. Inoltre si è parlato di aumento di capitale “iperdiluitivo” che consiste nell'emissione di nuove azioni per un multiplo rispetto alle vecchie in circolazione, con l'effetto matematico di ridurre drasticamente il prezzo unitario delle azioni a operazione completata.

Questi aumenti di capitale sono ora gestiti secondo una nuova modalità chiamata «modello rolling».

Con tale le nuove azioni possono essere richieste senza aspettare che si chiuda l'aumento, evitando così la strozzatura tecnica della carenza di “materia prima”.

C'è però un'avvertenza: chi chiede la consegna “anticipata” delle azioni perde il diritto di revoca, perde cioè la possibilità di ritirare l'adesione all'aumento di capitale prima che si concluda l’operazione.

Infine riguardo i diritti d'opzione se non esercito per sottoscrivere le nuove azioni entro l’8 marzo, perderanno validità e il loro valore sarà azzerato. In alternativa posso cederli in Borsa entro il 2 marzo ai prezzi che si formano durante la negoziazione.


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