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Class action sul caso diamanti


La vicenda riguarda diversi risparmiatori che negli ultimi anni hanno acquistato diamanti da investimento dalla IDB e dalla DPI (Diamond Private Investment) attraverso una serie di istituti di credito, fra i quali il Banco BPM. La pratica è stata contestata dall’Autorità Antitrust che nell’ottobre 2017 ha emesso maxi-sanzioni nei confronti di imprese e banche contestando loro informazioni ingannevoli su quotazioni di mercato. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, informa una nota, “ha ritenuto gravemente ingannevoli e omissive le modalità di offerta dei diamanti da investimento da parte di Intermarket Diamond Business – IDB S.p.A. (IDB) e Diamond Private Investment – DPI S.p.A. (DPI), anche attraverso gli istituti di credito con i quali rispettivamente operavano: Unicredit e Banco BPM (per IDB); Intesa Sanpaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena (per DPI)”. L’associazione “Codici” ha depositato una class action contro Banco BPM e la Intermarket Diamond Business (IDB) presso il Tribunale di Milano sul caso dei diamanti da investimento, chiedendo al giudice di “risarcire gli aderenti alla class action di quanto investito più gli interessi che IDB avrebbe dovuto riconoscere".


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