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L'economia reale e l'inflazione


La lieve accelerazione dell’inflazione di settembre, la quarta di seguito, è legata soprattutto ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (il cui tendenziale passa da +1,7% di luglio a +2,8%) mentre registrano un rallentamento della crescita i prezzi dei Beni energetici e dei Beni alimentari non lavorati (da +3,6% a +3,1%). L’aumento congiunturale dell’indice generale dei prezzi al consumo si deve prevalentemente ai rialzi dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+4,6%). Il carrello della spesa però sale di più. Continuano quindi le tensioni sui prezzi dei prodotti di largo consumo: i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +2,2% di luglio a +2,1%) e quelli ad alta frequenza d’acquisto (da +2,8% a +2,7%) crescono su base annua più dell’indice generale. Per Federconsumatori la ripercussione dell’aumento dell’inflazione sarà pari a 473 euro l’anno a famiglia. Ma il carrello della spesa aumenta di più, va a più 2,7%, e questo vuol dire che per l’alimentazione una famiglia spenderà in media oltre 150 euro in più l’anno. Secondo Federconsumatori l’aumento dell’inflazione peserà su bilanci familiari, già messi a dura prova dalla stangata autunnale che tra bollette, Tari e riscaldamento, ammonta, secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, a 1.694,60 euro.


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