Amundi quota un nuovo ETF megatrend: investire già oggi nell'AI di domani
I brevetti sono la chiave di volta per investire oggi nelle potenzialità dell'intelligenza artificiale di domani
Generalmente identificata, in un'estrema semplificazione, come la realizzazione di programmi in grado di “mimare” o “replicare” l'intelligenza umana e i suoi skill cognitivi (pattern di learning, growth e mastery), l'intelligenza artificiale (AI) è uno dei mega trend del futuro ma, a differenza di molte di queste tematiche d'investimento ad alto e certo potenziale ( ma similarmente ad altre tecnologie di ultima generazione), questa presenta alcuni problemi quando si decide di giocare d'anticipo investendo già oggi in una nicchia tanto complessa e in così rapida evoluzione. Il primo problema che si incontra risiede nell'identificazione dei titoli che potrebbero , un domani, trarre vantaggio da progetti basati su questa tecnologia. Tra startup e colossi dell'IT (o del communication services, viste le nuove classificazioni GICS)moltissime sono e saranno le iniziative intraprese in tal senso, e, naturalmente, variabili i successi ottenuti dalla loro concreta applicazione nel mondo reale. Altri problemi potrebbero poi derivare dai risultati stessi dell selezione operata, ad esempio, portando ad una scontata esposizione ai giganti del tech che oggi dominano il mercato, questi certo in possesso dei capitali per approcciare la materia ma nel contempo già facilmente accessibili con più liquidi e meno onerosi ETF. Dal lato opposto, come si potrebbe distinguere tra le piccole aziende quelle ad alto potenziale senza aumentare di molto il rischio di un investimento che punta per sua intrinseca natura a generare risultati nel tempo? Se poi consideriamo anche l'alta complessità delle tecnologia oggetto d'indagine e la loro varietà, il compito diventa davvero arduo. L'approccio scelto da Amundi per AMUNDI STOXX GLOBAL ARTIFICIAL INTELLIGENCE UCITS ETF (LU1861132840 ) è particolarmente innovativo, seppur non il primo nel suo genere, e rappresenta in un certo senso l'avanguardia di una prossima generazione di investimenti non solo basati su algoritmi di selezione fattoriale ma anche su nuove tecnologie in grado di portare le tecniche di analisi su un nuovo livello e generando valutazioni oggettive dove prima mancavano (il caso ESG è emblematico). L’indice di strategia STOXX AI Global Artificial Intelligence ADTV5 TRN, benchmark del nuovo ETF, intende scegliere, all'interno di un universo estremamente diversificato sia a livello paese che settoriale, le società che investono in questa tecnologia e meglio posizionate oggi per cogliere i benefici della sua diffusione. L'universo investibile scelto è quello del STOXX Developed and Emerging Total Market index, che, coprendo il 95% della capitalizzazione di mercato del flottante dei paesi sviluppati ed emergenti, porta implicitamente in dote una parte della necessaria diversificazione. Sulle sue componenti, indice di strategia effettua innanzitutto preliminari analisi in termini di liquidità media: la sigla ADTV 5 nella denominazione dell'indice rappresenta appunto l'adozione Average Day Trading Volume minimo superiore a 5000000 di dollari al giorno.
Tuttavia, la vera peculiarità dell'indice risiede nella metodologia impiegata per identificare i titoli più esposti all'AI. Facendo infatti riferimento al numero di brevetti presentati dalle aziende, si aggira il problema dei ricavi ancora solo prospettici (l' appartenenza di un'azienda ad un determinato settore è spesso calcolata in base ai ricavi che da esso derivano sul totale generato) e si utilizza come parametro un dato oggettivo oggi osservabile, quantificabile e, seppur non in grado di fornire informazioni sul potenziale effettivo dell'investimento, certo indicativo delle risorse spese in r&d sull'AI.
Vengono poi calcolati due parametri rilevanti per valutare il coinvolgimento di una società nel campo dell’intelligenza artificiale: la proprietà intellettuale e il contributo nel campo dell’intelligenza artificiale.
Per quanto riguarda la proprietà intellettuale nel campo dell’intelligenza artificiale, la soluzione adottata fa riferimento al rapporto tra il numero di brevetti sull’intelligenza artificiale assegnati a un’azienda negli ultimi 3 anni e il numero totale di brevetti assegnati a tale società nello stesso periodo. Questo rapporto fornisce, come sopra accennato, un’indicazione sull’importanza della ricerca e delle applicazioni nel campo dell’intelligenza artificiale per le attività generali di ciascuna azienda. Per quanto invece riguarda il contributo nel campo dell’intelligenza artificiale, si estende il campo di valutazione all'intero universo investibile calcolando quindi il rapporto tra il numero di brevetti sull’intelligenza artificiale assegnati a un’azienda negli ultimi 3 anni e il numero totale di brevetti assegnati a tutte le società nell’universo d’investimento dell’Indice.
Le società che superano il 25° percentile in entrambe le misure sopra menzionate (Proprietà intellettuale e contributo nel campo dell’intelligenza artificiale) saranno incluse nell'indice. Ai fini del calcolo del 25° percentile, le società con valore pari a zero in relazione a tale parametro saranno ignorate
L''ETF adotta una metodologia di replica indiretta dell' indice di strategia, posta in essere tramite derivati.
Lo strumento arriva su Borsa Italiana proponendo la capitalizzazione dei proventi ed un regime commissionale pari a 35 punti base annui.
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