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Tv, l’AgCom chiede marchio provenienza per i programmi


Il made in Italy arriva anche per i programmi televisivi ed inizierà con film e fiction, serie tv e documentari. La richiesta arriva direttamente dal Garante per le Comunicazioni (l'AgCom) di indicare la provenienza nei cataloghi delle emittenti che operano in streaming. I programmi, contenuti nei cataloghi che giornalmente sono sul web, mostrano molte copertine di film, fiction, documentari ma senza apporre l’origine, soprattutto se è made in Italy. Da ora, sulla copertina ci sarà un bollino con la scritta che evidenzierà la produzione italiana. Ovviamente, l'emittente in streaming potrà anche segnalare i programmi di altre nazionalità. La norma, servirà a regolamentare la produzione che per almeno il 30 per cento delle opere televisive del catalogo online siano di provenienza italiana o almeno europea. Le regole saranno valide inizialmente per Infinity di Mediaset, Chili Tv, Now Tv (proprietà di Sky), TIM Vision, Vodafone TV, mentre non saranno forse applicabili a breve per Netflix e Amazon Prime, in quanto hanno un passaporto extra europeo e sono editori web internazionali, ma solo fino quando l'Italia recepirà e attuerà la direttiva europea Smav sul copyright. Infatti, il decreto legislativo 204 del 2017 ha imposto alle reti nazionali ed emittenti in streaming di sostenere maggiormente le opere tv italiane ed europee.

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