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Export-Import, segno negativo per molti settori


Flussi commerciali con l’estero in flessione a dicembre, export a -2,3% e import a -1,0%. La diminuzione dell’export è dovuta al calo delle vendite verso i mercati extra Ue (-5,6%).

Nell’ultimo trimestre 2018, rispetto al precedente, si registra una crescitaper l’export (+0,9%) e per l’import (+0,6%) ma su base annua è pari a -2,7%.

I settori che determinano maggiormente la flessione dell’export a dicembre sono: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-21,8%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (-17,1%).

Su base annua, i paesi che determinano il calo dell’export sono Turchia (-32,9%), Stati Uniti (-5,7%), Cina (-15,2%) e paesi OPEC (-8,3%), invece aumenta l’export verso la Francia (+5,1%) e la Svizzera (+7,5%).

Nel 2018 l’export cresce del +3,0% grazie a prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori (+3,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+5,1%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+4,5%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+4,7%).

Nell’ultimo mese del 2018 il surplus commerciale si riduce di 1.423 milioni di euro (da +5.081 milioni a dicembre 2017 a +3.658 milioni a dicembre 2018). Nell’anno 2018 l’avanzo commerciale raggiunge +39.804 milioni (+81.194 milioni al netto dei prodotti energetici). Nel 2017 era pari a +47.642 milioni.

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