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BlackRock lancia in Europa la sua terza proposta ETF sull'equity cinese


La terza alternativa proposta dall'issuer sull'equity cinese è anche la più diversificata

Le classi di azioni ci sono tutte, e, se per le Ashares il processo di inserimento è vincolato al processo di integrazione previsto da MSCI e quindi agli importanti inserimenti previsti già ad agosto e novembre di quest'anno, con quasi 500 componenti mid/large cap, il portafoglio di iShares MSCI China UCITS ETF codice ISIN IE00BJ5JPG56 (benchmark MSCI China Index), appena lanciato sul circuito XETRA, vanta già un livello di rappresentatività pari a quasi l'85% del mercato dell'equity cinese. L'ETF mostra, infatti, il portafoglio con il maggior numero di componenti tra quelli proposti dalla gamma iShares dedicata all'equity cinese e allocazioni distribuite in maniera uniforme tra settori, con la peculiarità costituita dalla maggior esposizione al "nuovo" settore communication services per quanto riguarda la gamma, qui al 24.2% ( financials 23.0% e consumer discretionary 22.5% le altre maggiori esposizioni). L'alternativa che BlackRock mette in campo a pochi giorni dall'ultima review firmata MSCI, presenta un TER a quota 40 punti base ed affianca i noti iShares China Large Cap UCITS ETF e iShares MSCI China A UCITS ETF, proposte queste con focus esclusivo sull'equity di tipo A.

Nel caso dell'iShares MSCI China A UCITS ETF (IE00BQT3WG13), questo ETF è costruito sul MSCI China A Inclusion Index, benchmark dedicato alle sole Ashares mid e large cap che vanta oggi 262 componenti continentali. In questo caso, l'allocazione di portafoglio risulta primariamente rivolta verso i titoli finanziari ( 33%), generi di largo consumo (14%) e industriali (12%).

IShares China Large Cap UCITS ETF (IE00B02KXK85 ), costruito sul FTSE China 50 Index, punta invece a limitare l'esposizione (le A shares sono molto volatili, oltre che, a bassi livelli di capitalizzazione, anche molto esposte a sospensioni) alle sole 50 società più capitalizzate nel panorama continentale, con un portafoglio che, assegna i pesi maggiore ai titoli finanziari 47%, vede il settore communication services al 19%, energia 10% e immobiliare 9% a completare l'elenco delle maggiori allocazioni.

L'ETF ha valuta base USD ed è esposto primariamente al HKD.

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Guida all'equity cinese

ADRs

Gli ADR (American Depositary Receipts) sono certificati negoziabili emessi da una banca statunitense che rappresentano azioni di una società estera. I certificati sono denominati in dollari americani e vengono negoziati alla NYSE e al NASDAQ. Il numero di ADR quotati è di circa 360.

A shares

Azioni di società costituite e quotate in Cina, denominate in local currency e accessibili agli investitori esteri non instituzionali solo attraverso i canali Stock Connect.(quotano su Shanghai e Shenzhen, principali centri finanziari della Cina continentale)

B shares

Azioni di società costituite e quotate in Cina, denominate in dollari americani (azioni scambiate alla Borsa di Shanghai) e in dollari di Hong Kong (scambiate nella Borsa di Shenzhen). Gli investitori esteri possono investirvi direttamente.

H shares

Azioni di società costituite in Cina ma quotate a Hong Kong e denominate in dollari di Hong Kong. Gli investitori esteri possono investirvi direttamente.

Red chips

Azioni di società costituite al di fuori della Cina ma di fatto di proprietà di enti statali cinesi e che ottengono la maggior parte dei ricavi in Cina. Le azioni sono denominate in dollari di Hong Kong, scambiate a Hong Kong e accessibili direttamente agli investitori esteri.

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Ashares, le tappe previste da MSCI per il 2019

MAGGIO 2019

 Step 1: MSCI ha incrementato il fattore d' inclusione delle China A Large Cap shares negli indici dal 5% al 10% e aggiunto le ChiNext Large Cap shares con un fattore di inclusione del 10% nella semi annul review di maggio 2019 S

AGOSTO 2019

 Step 2: MSCI incrementerà il fattore di inclusione delle China A Large Cap shares dal 10% al 15% nell'ambito della quarterly index review di agosto

NOVEMBRE 2019

 Step 3: MSCI incrementerà il fattore di inclusione delle China A Large Cap shares negli indici dal 15% al 20% e aggiungerà China A Mid Cap shares,anche facenti parte del ChiNext, con un fattore di inclusione già a quota 20% nella semi annual index review di novembre.

Al completamento del terzo step, il MSCI Emerging Markets Index comprenderà 253 Large cap shares di tipo A e 168 Mid Cap A shares tra le quali anche 27 ChiNext stocks. La componente di tipo A raggiungerò così una quota approssimativamente pari al 3.3% dell'indice. Da notare che, con queste inclusioni, MSCI di fatto quadruplica l'esposizione al secondo mercato azionario mondiale, quello continentale cinese appunto, la cui capitalizzazione di mercato supera quella complessiva dell'indice MSCI Emerging Markets e sensibilmente anche quella dell'intera Europa continentale.


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