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Commercio estero, in calo sia l’export che l’import


A luglio, i flussi commerciali con l’estero flettono, per l’export (-2,3%) e per l’import (-0,5%). Per l’export incide il calo delle vendite sia verso i mercati extra Ue (-3,9%) sia verso i paesi Ue (-1,1%). Nel trimestre maggio-luglio rispetto al precedente aumenta l’export (+1,5%) mentre l’import risulta stabile. A luglio, la crescita dell’export su base annua è positiva del +6,2%, grazie all’incremento delle vendite sia per l’area extra Ue (+8,0%) sia per quella Ue (+4,7%), mentre l’import è in aumento (+1,8%) sia dai mercati extra Ue (+2,8%) sia dall’area Ue (+1,0%). I settori che crescono dell’export sono: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+27,3%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+13,9%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+15,3%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+13,1%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e pelliccia (+12,8%); mentre nello stesso mese sono negativi i prodotti petroliferi raffinati (-19,4%).

Su base annua, i paesi che contribuiscono all’aumento dell’export sono Svizzera (+32,8%), Stati Uniti (+18,0%), Francia (+4,6%) e Spagna (+8,9%). In calo le vendite verso i paesi OPEC (-13,1%) e la Cina (-10,1%).

Nel 2019, incrementano l’export (+3,2%) gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+27,9%).

Il surplus commerciale aumenta di 1.972 milioni di euro (da +5.659 milioni a luglio 2018 a +7.631 milioni a luglio 2019). Nei primi sette mesi dell’anno l’avanzo commerciale è a +29.710 milioni (+53.484 milioni al netto dei prodotti energetici).

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