Manovra fiscale, al centro le tasse e i conti pubblici
La manovra fiscale avrà l’obiettivo di abbassare le tasse e tenere in ordine i conti pubblici. E’ su queste basi che lavora il nuovo governo, oltre ad una nuova agenda di investimenti verdi e un piano strutturale di interventi per il Sud. Lo precisa il premier Conte durante l'incontro con i sindacati sottolineando che sarà fondamentale una seria lotta all'evasione fiscale. Tutti devono pagare le tasse per pagarne meno. Il nostro obiettivo, ribadisce il premier durante l’incontro a Palazzo Chigi, è quello di remare insieme per il bene del Paese.
Secondo il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, l’orizzonte del governo triennale è fondamentale per rilanciare la crescita e l'occupazione.
La crescente fiducia dei mercati finanziari nel nostro Paese ci offre l'opportunità di avviare sin dal prossimo anno alcune riforme essenziali per la crescita. È prioritario attuare un sostanzioso taglio delle tasse a partire dalla riduzione del cuneo fiscale, da accompagnare con una seria lotta all'evasione, per far pagare meno tasse a tutti. Dobbiamo intervenire al più presto per potenziare le misure di prevenzione dei troppi incidenti sul lavoro. È inaccettabile che ancora oggi si rischi la vita mentre si è impegnati al lavoro e a questo proposito sarà avviato a breve un tavolo dedicato presso il Ministero del Lavoro. Da Quota e Reddito disponibile un tesoretto ma si parla anche di Imu-Tasi unificata. Il ministro dell’Economia fa sapere che la manovra non sarà restrittiva – come l’ha definita pochi giorni fa parlando da Helsinki, in occasione dell’Ecofin, lanciando un chiaro messaggio ai partner europei – con il deficit che per il 2020 resta in zona 2%, più o meno lo stesso del 2019. Sui circa 10 miliardi di flessibilità che Bruxelles sembrerebbe disposta a concedere, risparmi aggiuntivi di circa 5 miliardi arriveranno anche da Reddito di Cittadinanza e Quota 100, oltre al calo dello spread per la spesa sugli interessi. Gli ulteriori 15 miliardi di euro mancanti saranno da reperire tra tagli di spesa, revisione delle agevolazioni fiscali e lotta all’evasione. Rimane aperta la questione sull’ambiente, dove la copertura arriva a 300 milioni, troppo bassa per le necessità individuate dal ministro dell’Ambiente Costa, per cui l’idea è di tagliare del 10% gli sconti fiscali ambientalmente dannosi, per finanziare gli investimenti verdi.