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“Nano Morgante”: torna nella Sala di Apollo nella Galleria Palatina


Una civetta tenuta al laccio, nella mano destra, per attirare una ghiandaia che vola e subito dietro, come una cinematografica scena in successione, il risultato dell’impresa, visibile sul retro del quadro, con il protagonista che impugna la preda voltandosi verso lo spettatore con sguardo complice e soddisfatto. Braccio di Bartolo, chiamato con ironia Morgante - come il gigante protagonista dell'omonimo poema di Luigi Pulci - era il più celebre dei cinque buffoni vissuti alla corte di Cosimo I de' Medici. Noto e apprezzato per la sua lingua tagliente e arguta, citato nelle Vite del Vasari, il simpatico buffone ritratto nel Nano Morgante del Bronzino ritorna nella Sala di Apollo nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti dopo un periodo trascorso nel corridoio al primo piano degli Uffizi, dove era stato sistemato dal 2013 al 2016. Le vibrazioni del pavimento al centro del corridoio, dove era collocato, nella traiettoria dei flussi dei visitatori, costituivano un pericolo per la conservazione del capolavoro. Ed è per questo che quest’opera assai fragile, dotata adesso di una nuova teca, con vetro antiriflesso di ultima generazione e sistema di assorbimento degli urti, ha trovato nella Sala di Apollo di Palazzo Pitti una collocazione più sicura.


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