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Riconoscimento facciale e videosorveglianza


Il Regolamento Europeo in tema privacy non disciplina il tema della privacy in materia di video-sorveglianza. In Italia l’ultimo provvedimento del Garante in merito risale a circa 10 anni fa e pertanto ormai obsoleto se si pensa alla velocità di innovazione in tema tecnologico, le attrezzature utilizzate in quei tempo saranno ormai fuori commercio. Pertanto, per risolvere il dilemma del riconoscimento facciale una società pubblica di gestione aeroportuale si è rivolta recentemente al Garante Italiano chiedendo di verificare la correttezza in tema privacy dell’impianto di video-sorveglianza con riconoscimento facciale installato presso l’aeroporto di Fiumicino. Si tratterebbe, in particolare, di un impianto volto al monitoraggio delle code pmediante un programma che verifica l’affollamento di una determinata area con telecamere dotate di riconoscimento facciale al fine di migliorare ed accrescere la sicurezza degli utenti, migliorare la gestione delle emergenze, la prevenzione di eventi ed agevolare il confronto con la Polizia di Frontiera per eventuali interventi operativi, nel rispetto della normativa dell’Airport Council International. Il Garante della Privacy ha considerato sproporzionato l’utilizzo del riconoscimento facciale, in particolare nelle ipotesi di soggetti minori.


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