Import-Export, crescono le esportazioni del +2,5%
A settembre l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue aumenta sia per l’export (+2,5%) sia per l’import (+2,0%).
L’incremento congiunturale dell’export interessa tutto il settore industriale, è più sostenuto per i beni di consumo non durevoli (+3,3%) e i beni strumentali (+2,6%). Nell’import, invece l’aumento è più intenso per l’energia (+4,2%) e i beni di consumo non durevoli (+4,1%). Diminuiscono invece gli acquisti di beni strumentali (-4,1%).
Nell’ultimo trimestre mobile (luglio-settembre), la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue risulta debole (+0,1%). Nello stesso periodo, l’import è in aumento (+0,5%), determinato dai beni strumentali (+4,6%).
A settembre, l’export è in aumento su base annua (+9,4%), rilevante per i beni di consumo non durevoli (+24,6%) e i beni intermedi (+10,5%), mentre l’import flette (-0,1%).
Il saldo commerciale a settembre è a +1.530 milioni, in forte aumento rispetto a +91 milioni di settembre 2018. Da inizio anno aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +47.789 milioni di gennaio-settembre 2018 a +50.864 milioni di gennaio-settembre 2019).
A settembre aumentano le vendite verso Giappone (+39,5%) e Svizzera (+31,5%). Al contrario, l’export diminuisce verso paesi MERCOSUR (-7,9%), paesi OPEC (-5,5%) e Cina (-2,6%).
Gli acquisti dai paesi OPEC (-18,0%) e ASEAN (-5,9%) registrano flessioni tendenziali molto più ampi della media delle import dai paesi extra Ue. In aumento gli acquisti da Giappone (+15,4%),Turchia (+14,9%), India (+13,2%) e Stati Uniti (+10,1%).