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I dubbi delle imprese sul Recovery plan

Tra gli imprenditori serpeggia la paura sulla mancanza di visione nel gestire la grande partita del Recovery plan. Gli imprenditori pertanto si interrogano sugli scenari che potrebbero aprirsi qualora le risorse non venissero impiegate correttamente o se non vi fosse una visione strategica su come impiegare le risorse. Pertanto gli imprenditori si interrogano su questi temi, all’indomani del via libera governativo alle linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Jonathan Morello Ritter, presidente nazionale dei Giovani Confapi ne è convito: «Il Recovery plan?», spiega l’imprenditore padovano in un’intervista all’Adnkronos, «lo aspettiamo con ansia, non c’è che dire. Ma, in attesa di capire quali saranno i progetti veri e propri, credo che una prima analisi delle linee guida non possa non evidenziare un rischio e una lacuna». Il rischio «è quello di vedere dispersi a pioggia i 209 miliardi di euro messi a disposizione dall’UE», evidenzia Morello Ritter, per il quale, stando al documento, «i progetti sono potenzialmente 660». La lacuna “seria” è invece data appunto «dalla mancanza di una visione» che possa fare da regia alle proposte messe in campo.

Secondo il presidente dei giovani Confapi, il confronto che si impone è quello con la Francia, «che ha dimostrato un passo totalmente diverso rispetto al nostro: si vede bene come oltralpe ci sia una strategia d’insieme che qui manca. La Francia ha infatti già chiarito di voler essere leader mondiale nel settore del riciclo dei rifiuti ed essere energeticamente indipendente entro il 2050. Due obiettivi dichiarati». Secondo Jonathan Morello Ritter dei giovani Confapi, senza un obiettivo a lungo termine a cui mirare, «i mezzi e le risorse che metteremo in campo rischiano di non avere la spinta che serve. Cosa farà l’Italia dei suoi beni culturali? Quale futuro ci sarà per il Sud del Paese? Come dovranno essere organizzate le Pmi nel 2050? E, soprattutto quale futuro attende le nuove generazioni?», sono le domande che a detta dell’imprenditore devono ancora trovare risposta. Ma quali sono gli obiettivi che dovrebbe porsi il sistema Paese? Per il presidente dei giovani Confapi la strada maestra sarebbe quella di rendere l’Italia lo Stato «con il maggior turismo qualificato e sostenibile al mondo, la migliore sanità» e che ci ponessimo l’obiettivo di essere «leader in Europa per la ricerca e lo sviluppo». Il presidente dei giovani Confapi tiene a sottolineare di non voler criticare il governo prima di vedere il documento definitivo ma, «da quanto traspare le azioni proposte sembrano molto frammentate». Tornando al paragone con la Francia, che «conta su metà delle risorse messe a disposizione per l’Italia», Morello Ritter evidenzia come i transalpini investano 6 miliardi di euro per i giovani. «E noi?», si chiede. «Nel documento non c’è un accenno diretto a loro. Eppure siamo ultimi in Europa in quanto al numero di laureati e la disoccupazione giovanile supera il 30%». Oltre alle agevolazioni per sostenerne i costi, è il ragionamento conclusivo di Jonathan Morello Ritter, sarebbe utile ad esempio «promuovere gli investimenti nel capitale delle Pmi, prevedendo una detrazione fiscale del 50%, come accade già per le Start Up innovative. In questo modo le aziende sarebbero più solide, liquide e potrebbero affrontare con più serenità le sfide del futuro».

In generale il mondo delle imprese, in questa fase, lamenta uno scarso coinvolgimento nei piani strategici per il rilancio. E’ evidente che gli impegni dell’Italia per i prossimi anni non possano prescindere dall’opinione delle categorie produttive e dal mondo dell’impresa.

Dalla rete

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The ECB Podcast – The power of inflation expectations
25:49
European Central Bank

The ECB Podcast – The power of inflation expectations

What are inflation expectations? How do our personal experiences shape them? And why do they matter to central banks? In this episode of The ECB Podcast, our host Stefania Secola and researchers Geoff Kenny and Dimitris Georgarakos discuss how people form expectations about inflation and how we measure them. The views expressed are those of the speakers and not necessarily those of the European Central Bank. Published on 26 April 2024 and recorded on 19 April 2024. In this episode: 01:35 – Inflation expectations What are inflation expectations, and why do they matter for central banks? How do people form such expectations? 9:25 – The impact on prices Can inflation expectations shape the prices we end up paying? How might personal perceptions influence wages? 11:30 – Measuring inflation expectations Why is it important to measure inflation expectations, and how do we do it at the ECB? What were the findings of our latest survey? 16:38 – The role of the ECB What can the ECB do to inform people’s inflation expectations? And what role can communication play in this? 21:15 – Our guests’ hot tips ECB researchers Geoff Kenny and Dimitris Georgarakos share their hot tips and some final thoughts with our listeners. ECB Consumer Expectations Survey https://www.ecb.europa.eu/stats/ecb_surveys/consumer_exp_survey/html/index.en.html Working Paper: Tell me something I don’t already know: learning in low and high-inflation settings, March 2024 https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/scpwps/ecb.wp2914~d6a8832bf5.en.pdf?e655c8b68e7c2fb096387a4da34c42e6 Research Bulletin: Recent changes in consumers’ medium-term inflation expectations – a detailed look, February 2023 https://www.ecb.europa.eu/press/research-publications/resbull/2023/html/ecb.rb230224~558beec65c.en.html Economic Bulletin issue 3/2024: Trust in the ECB – insights from the Consumer Expectations Survey, April 2024 https://www.ecb.europa.eu/press/economic-bulletin/html/eb202403.en.html#toc24 European Central Bank https://www.ecb.europa.eu/
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