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Talkin Pills, pillole sul mondo del lavoro

Linguaggio innovativo, grafica accattivante, frasi brevi, anche ad effetto, facilmente fruibili. Sono i segreti del successo di Talkin Pills, un contenitore online con pillole sul mondo del lavoro. L’idea è di due giovani imprenditrici romane, Carolina Sansoni e Ludovica Tofanelli, che hanno pensato di fornire contenuti “smart” per colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro, aiutando i giovani ad avvicinarsi al mondo del lavoro utilizzando il loro stesso linguaggio e offrendo loro informazioni in modo chiaro, diretto ed efficace. Il target di riferimento di Talkin Pills va dai 18 ai 30 anni comprendendo sia i giovani che si stanno affacciando al mondo del lavoro sia quelli che hanno voglia di cambiare percorso. Approfondimenti, interviste, consigli utili, job alert sono gli elementi che riempiono la pagina Instagram. Sì perché il contenitore innovativo è stato creato nel social network Instagram proprio per essere più vicino ai giovani. “Abbiamo scelto Instagram perché ci sembrava il social giusto dove interagire con la Generazione Z ed intercettarli in un momento di “svago”. Passiamo così tanto tempo al telefono senza neanche accorgercene e pensiamo sia giusto che a volte ci venga “dato” qualcosa indietro, che possa essere un consiglio, una pacca sulla spalla virtuale o un’informazione che possa aiutarci nel nostro percorso”, hanno spiegato le ideatrici del progetto. Inserite nella lista 2021 Under 30 di Forbes, nella categoria Social Media, Carolina spiega come tutto è cominciato. “Io e Ludovica ci conosciamo da ormai 15 anni, abbiamo già lanciato un progetto di startup nel settore moda nel 2015 che purtroppo non è andato a buon fine. Da questo fallimento abbiamo imparato molto e ci teniamo a sottolineare quanto sia importante non demordere, a volte si ha bisogno di più tentativi per trovare la formula che funzioni!”. “L’idea è nata durante il primo lockdown, con la voglia di raccontare professioni e percorsi tramite dirette Instagram che potesse essere d’ispirazione per chi, in un momento di grande incertezza, si trovasse perso e disorientato. Ad oggi abbiamo intervistato più di 50 professionisti, postato un centinaio di Job Alert, fatto assumere 20 ragazzi e contiamo quasi 30mila follower e mezzo milione di interazioni mensili”. La formazione delle ragazze proviene, in linea con il primo tentativo di progetto, proprio dalla moda. Carolina, 29 anni, è laureata in Fashion Business a Londra e ha conseguito successivamente un Master in International Business tra Londra e New York. Dopo i primi passi nella moda e un’esperienza da consulente in KPMG. È diventata account in un’azienda pubblicitaria e ora si occupa full time del progetto. Ludovica è laureata Filosofia e ha un Master in Fashion Direction al Milano Fashion Institute, consorzio interuniversitario di Bocconi, Politecnico e Cattolica. Anche lei ha lavorato inizialmente nella moda, scrivendo per alcune testate, ha poi fatto una breve esperienza come Account Commerciale in TheBlondeSalad di Chiara Ferragni ed è ora a capo della sua agenzia di Social Media Management Molotof Studio. L’obiettivo che perseguono le giovani imprenditrici è “diventare il punto di riferimento per i giovani sul mondo del lavoro, cercando di espandere il progetto in futuro su una piattaforma che possa mettere insieme formazione e job hunting”, spiega Ludovica. “Siamo guidate dalle nostre stesse esperienze – racconta Carolina -. Ci siamo chieste cosa ci fosse mancato durante il nostro percorso, cosa avremmo voluto sapere/conoscere prima di entrare nel mondo del lavoro o semplicemente prima di prendere decisioni sul nostro futuro professionale”. E così è nato Talkin Pills. Ma come vengono selezionati gli esperti che forniscono consigli utili sulla pagina? “Gli esperti vengono selezionati tra il nostro network o semplicemente ascoltando le richieste dei nostri follower. Ci capita spesso di chiedere direttamente a loro tramite stories la professione di cui vorrebbero sentir parlare oppure di ricevere messaggi privati con delle richieste specifiche” spiega Ludovica. Tra i contenuti, sono presenti molte dirette Instagram, ma una volta terminate le dirette, i contenuti restano disponibili. “Le dirette vengono salvate sul nostro canale IGTV – spiega Carolina - così da essere disponibili sempre a chiunque abbia voglia di riguardarle. Inoltre alla fine di ogni diretta estrapoliamo delle pills con dei consigli/delle “tips”, una specie di bignami della diretta che raccolga i punti salienti da poter salvare e rivisitare”. Sono previste anche delle interazioni con i ragazzi che seguono la pagina Instagram. “Interagiamo con il nostro target di continuo. Riceviamo molte richieste di consigli sui nostri canali, che giriamo poi a chi pensiamo possa essere più d’aiuto nel caso specifico. Per esempio, se ci viene posta una domanda sul processo di selezione o la scrittura del CV, giriamo la domanda direttamente alla nostra consulente HR”, racconta Ludovica. Certamente dare informazioni sul mondo del lavoro non è una novità, ma tutto sta come raccontarlo. “Il valore aggiunto crediamo che sia la nostra esperienza, il fatto di far parte della stessa generazione del nostro target e di sapere realmente di cosa possano aver bisogno, essendo passate anche noi per la stessa via – spiega Carolina -. Questo ci dà modo di tarare anche il nostro “tone of voice” e di poter studiare come rendere il messaggio il più efficace possibile. E poi perché no, anche un po’ di divertimento ed ironia che aiutano in un momento di sconforto generale per quanto riguarda i giovani ed il mondo del lavoro”. Ora le ideatrici stanno assaporando i primi successi in termini di interazioni e visibilità, ma non è stato facile. “Sicuramente ad oggi è difficile crescere sulle piattaforme social non avendo un budget per marketing ed Adv. Tutto quello che abbiamo raggiunto lo abbiamo fatto organicamente e con la “forza” dei contenuti. In più aggiungerei anche la difficoltà nel reperire informazioni, ci è capitato più volte di scrivere ad alcuni enti specializzati richiedendo informazioni o chiarimenti senza ricevere nessun tipo di riscontro”, afferma Ludovica. Quel che è certo è che queste giovani imprenditrici sono riuscite a creare un contenitore di informazioni in linea e in perfetta sinergia con i giovani e con le loro esigenze.

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C’è ancora tempo, fino al 28 aprile, per visitare L’Avventura della Moneta, la mostra immersiva anteprima di MUDEM, il futuro Museo della Moneta- Banca d’Italia in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra, ideata da Paco Lanciano e Giovanni Carrada per la Banca d’Italia, ha ricevuto oltre 16.000 prenotazioni, è stata visitata da più di 7.000 studenti ed è stata accompagnata da ben 20 eventi. MUDEM ha organizzato visite dedicate alle scuole primarie e secondarie e realizzato 68 attività educative, grazie alla collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, il CNR, l'Opera Nazionale Montessori e il Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia. Nel ciclo di incontri Dopo l'avventura, esperti e accademici hanno approfondito i temi della mostra con le loro ricerche e spunti originali. Il Museo della Moneta ha intrapreso un lavoro di co-progettazione e sperimentazione per l'accessibilità della mostra e del museo. È stato realizzato un percorso tattile e multisensoriale che ha reso accessibili alle persone cieche e ipovedenti le prime tre sale della mostra. Per le persone sorde sono stati progettati dei supporti nella Lingua dei segni italiana: tablet con video in LIS e smartglasses con sottotitoli per visitare l’intero percorso. Questo video è un ringraziamento a chi finora ha seguito MUDEM e a chi si sintonizzerà sulle sue frequenze nei prossimi mesi. …Il viaggio è solo all’inizio!
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