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  • Luca Baj

Festival Economia 2017: diseguaglianze e salute


E' il tema dominante di questo edizione.

Già anticipato alla fine di aprile, nella conferenza stampa di presentazione, Tito Boeri, responsabile scientifico della manifestazione, ha raccolto nomi illustri della politica, dell'economia e della medicina per affrontare un aspetto macroeconomico e di politica di spesa assolutamente importante.

«Ci siamo preoccupati degli effetti del decentramento ma non dell’uniformità degli esiti. Le differenze nelle condizioni di salute e nella longevità delle persone sono talvolta ancora più marcate che le differenze nei livelli di reddito. Il Gabon ha un reddito medio, a parità di potere d’acquisto, superiore a un terzo di quello medio degli Stati Uniti, ma in Gabon muoiono nel primo anno di vita 5 bambini su 100 nati vivi, mentre negli Stati Uniti questo avviene per 5 bambini su 1000. Vi sono profonde differenze nella speranza di vita anche all’interno degli Stati Uniti».

Le moderne opportunità, le scoperte scientifiche quanto incidono sulla distribuzione delle risorse e sulle componenti della spesa pubblica?

E' giusto un trattamento differenziato tra pubblico e privato?

Negli USA, per esempio, la fruizione della sanità è un privilegio per pochi, e chi se lo può permettere investe ingenti somme nel corso della propria vita per consentire a sé ed ai propri famigliari di poter beneficiare delle erogazioni sanitarie e dell'acquisto di medicinali.

Da noi, grazie al Cielo, questo è scontato, ma perché ci sono queste diseguaglianze?

Si tratta di scelte di politica interna, che conducono i governanti a ritenere che sia un diritto, e non una conquista, l'accesso alle strutture sanitarie.

Il nostro Paese ha fatto molto in questo senso, e la decentralizzazione della spesa e della gestione delle risorse ha portato alcune Regione ad ottenere importanti risultati.

Altre soffrono, e da qui l'operatività dei meccanismi di perequazione adottati dallo Stato.

Le diseguaglianze, a livello mondiale, sono troppe, così come il profitto delle case farmaceutiche dovrà essere al centro di un attento ed ispirato esame socio-politico prima che economico.


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Da L’Avventura della Moneta a MUDEM: oltre 16.000 grazie!
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Da L’Avventura della Moneta a MUDEM: oltre 16.000 grazie!

C’è ancora tempo, fino al 28 aprile, per visitare L’Avventura della Moneta, la mostra immersiva anteprima di MUDEM, il futuro Museo della Moneta- Banca d’Italia in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra, ideata da Paco Lanciano e Giovanni Carrada per la Banca d’Italia, ha ricevuto oltre 16.000 prenotazioni, è stata visitata da più di 7.000 studenti ed è stata accompagnata da ben 20 eventi. MUDEM ha organizzato visite dedicate alle scuole primarie e secondarie e realizzato 68 attività educative, grazie alla collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, il CNR, l'Opera Nazionale Montessori e il Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia. Nel ciclo di incontri Dopo l'avventura, esperti e accademici hanno approfondito i temi della mostra con le loro ricerche e spunti originali. Il Museo della Moneta ha intrapreso un lavoro di co-progettazione e sperimentazione per l'accessibilità della mostra e del museo. È stato realizzato un percorso tattile e multisensoriale che ha reso accessibili alle persone cieche e ipovedenti le prime tre sale della mostra. Per le persone sorde sono stati progettati dei supporti nella Lingua dei segni italiana: tablet con video in LIS e smartglasses con sottotitoli per visitare l’intero percorso. Questo video è un ringraziamento a chi finora ha seguito MUDEM e a chi si sintonizzerà sulle sue frequenze nei prossimi mesi. …Il viaggio è solo all’inizio!
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