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  • Luca Baj

Rivoluzione tecnologica e normativa: Internet of Things


L'evoluzione tecnologica è sempre stata molto più repentina di quella normativa che la dovrebbe regolare. L’Internet of Things sconta un altro problema: la larga diffusione su scala internazionale e le correlate problematiche di regolamentazione tra i diversi Stati Membri, dove le differenti tematiche sono affrontate e gestite in modalità spaiate.

Da qui la discontinuità e l’eventualità che possano esservi delle criticità nello scambio transfrontaliero di dati, con disomogeneità di raccolta e archiviazione dei dati e il rischio di una diffusione di diffidenza dei fruitori per l'assenza di regole certe.

L’armonizzazione della disciplina sarebbe la soluzione da utilizzare per gestire in modo omogeneo o rischi potenzialmente derivanti dal funzionamento di dispositivi di Internet of Things. Il Legislatore europeo ha cercato soluzioni, così gettando le basi in cui sono posti al centro dell’attenzione i temi più sensibili, che possano far fronte alle evoluzioni sorte con il diffondersi e il progredire dell’Internet of Things. Nell’aprile 2018 la Commissione Europea stessa ha sollecitato la definizione di regole chiare in materia di responsabilità in caso di evento dannoso a carico degli utenti di oggetti connessi.

La Commissione Europea ha ribadito la necessità di un intervento normativo in materia, proponendo una serie di interventi volti a presidiare gli aspetti chiave, ai fini di una più efficiente evoluzione delle modalità di approcciarsi al mercato, nel pieno rispetto dei principi chiave dell’Unione Europea. A tal proposito, la Commissione Europea ha pubblicato un “FinTech Action plan”, nel quale ha previsto di volersi far carico della regolamentazione dei principali temi in materia (e.g. cloud computing, distributed ledger technologies) per fornire un supporto concreto allo sviluppo delle innovazioni tecnologiche nel mondo del FinTech. Con il processo di digitalizzazione a cui assistiamo, l’avvento di nuove tecnologie (come la blockchain) e l’ingresso nel mercato dei servizi finanziari di alcune BigTech Companies, è sempre più concreta l’esigenza di accompagnare a ogni nuova prassi un’estensiva analisi di conformità regolamentare.

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