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  • Immagine del redattoreLuca Baj

Circolare di Bankit su segnalazioni delle fiduciarie

Il 4 febbraio 2020, la Banca d’Italia ha posto in consultazione le disposizioni sulle segnalazioni periodiche per le società fiduciarie, contenute in un’apposita Circolare. La trasmissione di queste segnalazioni, secondo quanto affermato dalla stessa Banca d’Italia nel Documento di Consultazione, permetterebbe all’Autorità di Vigilanza di accedere a informazioni strutturate sulla dimensione operativa e sull’effettivo grado di rischio di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo al quale ciascuna fiduciaria è esposta. Le informazioni fino a oggi acquisite dalla Banca d’Italia relativamente all’attività delle fiduciarie, infatti, non si sono rivelate sufficienti, complete, esaustive e confrontabili, con la conseguenza di risultare di scarso aiuto per la valutazione del grado di esposizione delle società vigilate al rischio in questione. In questo senso, le segnalazioni previste dalla Circolare permetterebbero di avere una visione più chiara e completa sulle attività delle segnalanti. La società segnalante dovrebbe fornire informazioni circa l’attività fiduciaria, e in particolare dati relativi alla clientela (come, per esempio, il numero di clienti che si rivolgono alla società per l’attività di amministrazione fiduciaria o per diversi servizi, il numero di clienti in relazione ai quali la normativa antiriciclaggio prevede presidi rafforzati, le classificazioni di rischio assegnate a seguito dell’adempimento degli obblighi di adeguata verifica), informazioni circa il numero e il valore dei mandati conferiti alla società, ivi inclusa la presenza di eventuali mandati riferibili a clienti comuni al gruppo di appartenenza della fiduciaria o intestati a soggetti a questa ricollegabili. I mandati vanno distinti tra mandati con e senza intestazione fiduciaria, considerando che solo i primi sono tali da limitare la trasparenza della proprietà dei beni amministrati, e va indicata la tipologia di bene oggetto dell’incarico. Da ultimo, le società vigilate dovrebbero fornire dati sulla struttura aziendale e sui dipendenti nonché sul numero di segnalazioni sospette effettuate nell’anno di riferimento della segnalazione di vigilanza.

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