Encruzado e Arinto 2019

Bianco versatile a tavola accanto alle ricette della cucina di mare con protagonisti i crostacei, è ottimo con i piatti lievemente speziati della cucina orientale.

Paglierino luminoso, dagli eleganti riflessi dorati alla vista. Naso che fonde armoniosamente profumi di pesca gialla, mango e cedro, sfumature tostate e balsamiche, su uno sfondo minerale. Assaggio caratterizzato da uno sviluppo gustativo fruttato e agrumato, fresco e tipicamente sapido.

Ci troviamo in un’area soggetta all’influenza dell’Oceano Atlantico, esposta ai venti e alle frequenti piogge, dove il ciclo della vite è molto lento a beneficio di complessità aromatica ed eleganza gustativa.

Nasce dall’unione delle due varietà autoctone portoghesi il ““Encruzado e Arinto” 2018 di Quinta de Serradinha, raccolte nei vigneti di proprietà condotti in biologico. La fermentazione in botti di legno esauste è svolta grazie ai lieviti indigeni e prevede una macerazione sulle bucce di 4 giorni, seguita da un affinamento a contatto con le fecce nobili. L’imbottigliamento, che non prevede filtrazioni e chiarifiche, è eseguito con l’aggiunta di minime quantità di solforosa.

ntónio Marquês da Cruz rappresenta la quinta generazione alla guida della cantina Quinta de Serradinha, fondata nel 1957 nella località di Leiria in Portogallo. . I 6 ettari vitati a disposizione sono condotti in regime biologico a partire dal 1978 e Quinta de Serradinha è sicuramente una delle prime aziende ad aver adottato tali principi in vigna nell’intero Portogallo. Per quanto riguarda le varietà a bacca rossa trovano valorizzazione il baga, il tinta miuda e il touriga national, mentre a bacca bianca spiccano l’arinto e il fernão pires. Parliamo di vigne di età compresa tra i 30 e i 70 anni, in grado di regalare grappoli serrati e concentrati. In cantina i bianchi macerano qualche giorno, poi fermentano e maturano in botte senza batonnage per almeno 11 mesi. I rossi fermentano e maturano in botte, e una parte di essi in anfore di 200 anni.