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Romagna Sangiovese DOC

Il sangiovese di Romagna è sempre stato visto, in modo pregiudizievole, come un vino uguale a sé

stesso in tutte le zone di coltivazione ma, ovviamente, non è così. Il territorio è il principale

responsabile del carattere di un vino; ne deriva forzatamente che le diverse conformazioni territoriali

danno un carattere diverso da sangiovese a sangiovese. Già dal 2011 il nuovo disciplinare ha

ufficialmente riconosciuto le 12 sottozone del Romagna Sangiovese DOC, testimoniando le differenze

che esistono tra i vini di differenti zone.

Zone che non costituiscono una scala di valore ma una classificazione orizzontale aiutando il

consumatore a orientarsi e comprendere le stupefacenti sfumature della denominazione più importante

della Romagna.



Abbiamo quindi Serra e Brisighella, con un microclima continentale e sfumature di fiori e frutta fresca,

Marzeno, territorio aspro che conferisce forza e struttura al vino. Oriolo e Castrocaro-Terra del Sole

sono caratterizzate da terreni argillosi e di conseguenza vini morbidi e fruttati. Seguono Predappio e

Cesena, zone storiche che portano vini duri e austeri seppur eleganti. Le sottozone di Meldola e San

Vicinio e Longiano, infine, sono quelle più orientali e producono un sangiovese equilibrato tra alcolicità

e acidità con un retrogusto piuttosto dolce.

Il Romagna Sangiovese, un rosso rubino talora con orli violacei, si accompagna bene a carni rosse,

selvaggina e piatti di pasta fresca romagnola, come i cappelletti o i tortelloni al ragù, oppure formaggi

stagionati. In generale è un vino armonico, leggermente tannico e con un retrogusto gradevolmente

romagnolo. Anche il profumo delicato che ricorda le viole è certamente un invito ad addentrarsi nello

spirito Romagnolo e a sorseggiare un vino che è tipicamente da compagnia.

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