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Il Cio si arrende: Giochi Olimpici rimandati al 2021


"I Giochi sono rinviati al 2021, non oltre l'estate, per salvaguardare la salute degli atleti e di tutti i partecipanti. Manterranno il nome di Giochi olimpici e paralimpici Tokyo 2020". Lo ha ufficialmente comunicato il Cio, dopo che la notizia era stata anticipata dal premier giapponese Shinzō Abe.

I tentativi di mantenere la manifestazione nell'anno in corso, magari facendola slittare a ottobre, sono quindi falliti. "Speriamo che la fiamma olimpica (che resterà in Giappone, ndr) possa essere la luce in fondo al tunnel nel quale tutto il mondo si trova ora", recita un comunicato del Cio.

Con anticipo sui tempi previsti, si chiude così un tira e molla caratterizzato da messaggi contrastanti, che oscillavano fra dichiarazioni improntate all'ottimismo, richieste di rinvio di due settimane e previsioni pessimistiche.

La decisione era comunque nell'aria: ieri il comitato olimpico canadese aveva fatto sapere che la selezione della Foglia d'Acero non avrebbe partecipato ai Giochi se si fossero svolti nell'estate 2020 ("niente è più importante della salute e della sicurezza degli atleti e della comunità mondiale", si legge in una nota); da parte sua, il comitato olimpico australiano aveva dato per scontata la sospensione, sostenendo di aver già comunicato ai suoi atleti di prepararsi per il 2021.

E' la prima volta, nell'era moderna, che un'edizione dei Giochi estivi non si tiene nell'anno olimpico; durante le due guerre mondiali le manifestazioni a cinque cerchi previste negli anni dei conflitti erano state annullate.

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