Il Festival “Filosofi lungo l’Oglio”

...esperire la vulnerabilità della natura umana attraverso l'irrinunciabile testimonianza dei primi cittadini di località messe in ginocchio dal Coronavirus. Cosa significa essere in prima linea mentre gli ospedali si affollano, le sirene delle ambulanze infrangono un silenzio surreale, i dispositivi scarseggiano, i contagi si moltiplicano, il numero dei decessi cresce senza tregua tanto da richiedere per Bergamo l'intervento dei militari per l'impossibilità di contenere nelle chiese l'innumerevole quantità di bare delle persone morte di Covid-19, la paura e l'angoscia dei cittadini diventano, esse stesse, contagiose? Cosa si prova quando i tuoi cittadini – specialmente gli anziani –sperimentano la solitudine coatta resa necessaria dal lockdown o muoiono da soli, nelle terapie intensive o nelle RSA, senza la stretta, forse l'ultima, dei familiari? Come agire quando le tue comunità gemono e chiedono aiuto? Quando si è ad un passo dal baratro, quando il personale sanitario è allo strenuo delle forze e scarseggiano i medici e gli infermieri? Dalla loro testimonianza, abbiamo potuto trarre la linfa generata dal syn-pathein, l'insegnamento che solo insieme si può uscire dal tunnel e si può ripartire. L’ulteriore intervento dell’economista Stefano Zamagni, a Orzinuovi (Bs), su: La politica della vita confuta l'etica della vita umana: che fare contro l'aporofobia? ovvero la paura e la possibile ostilità nei confronti degli indigenti e più vulnerabili. E poi, Marco Ermentini, fondatore della Shy Architecture Association del movimento per “l’architettura timida”, a Barbariga (Bs), la sua lectio: Un nuovo contratto con il mondo: abitare timido. A Caravaggio (Bg) il filosofo e pedagogista Duccio Demetrio sull’interrogativo: Perché lettura e scrittura ci rendono più umani? A Trenzano (BS) con Marco Vannini, tra i principali studiosi di Meister Eckharti: Homo-humus-humilitas: "L'uomo non umile non è”? Poi Anna Foa con una riflessione attuale dal titolo, Da esseri umani a Stücke (pezzi), fa segno a quella distruzione dell'umano che si consumò in quell'unicum che fu la Shoah, la cui memoria ci obbliga a stare desti tanto più dinnanzi all'insorgenza di pericolosi venti antisemiti e populisti. In streaming lo scrittore israeliano Abraham Yehoshua intellettuale in prima linea su Israele e sull’ebraismo. Alla presenza del regista Claudio Uberti, un'eccezionale anticipazione del film: Bocche inutili e che trova il suo nucleo tematico sulla femminilità negata nel contro-tempo della Shoah. A Orzinuovi (Bs), la filosofa Roberta De Monticelli, ha contribuito in Italia al pensiero di Jeanne Hersch, con l’incontro: “Chi ben comincia….” Sulla facoltà di iniziare. A Urago d'Oglio (Bs), Massimiliano Valerii direttore del Censis e curatore dell’annuale Rapporto sulla situazione sociale del Paese, pubblicato dal 1967 e considerato uno dei più qualificati e completi strumenti di interpretazione della realtà socio-economica italiana. L’incontro è partito dal suo fortunato saggio: La notte di un’epoca (Ponte alle Grazie, 2019). La filosofa, saggista e presidente della Giuria del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l'Oglio. Un libro per il presente Francesca Rigotti è intervenuta su: La mansuetudine: una virtù umana? a Treviglio (BG). Nel prestigioso Auditorium San Barnaba di Brescia l'incontro con l'Arcivescovo di Bologna e Cardinale Matteo Maria Zuppi che ha affrontato la parola chiave del Festival con un intervento estremamente significativo: Odierai il prossimo tuo.A seguire nei giorni, Francesco Miano, già Presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana e ordinario di Filosofia morale, ha parlato di: Essere umani: coscienza e responsabilità a Sarezzo (Bs). A Castegnato (Bs), il grande talmudista Haim Baharier ha tenuto la lectio: Da Neanderthal ad Adamo. Poi la nota filosofa teoretica Nicla Vassallo, da sempre in prima linea contro l’omofobia, si è interrogata sulla: Conoscenza umana e non umana a Orzivecchi (Bs). Inoltre, Luisella Battaglia, esperta di bioetica ed etica pubblica, ha parlato di: Umanità e animalità. Al confine tra due sguardi a Manerbio (Bs).Francesco PaoloCiglia, filosofo morale e grande conoscitore della Filosofia del dialogo, ha riflettuto su la Parola: sigillo di umanità a Erbusco (Bs). Poi Chiara Saraceno, una delle più importanti sociologhe italiane che si è dedicata a temi come la famiglia, la questione femminile, la povertà e le politiche sociali, ha tenuto a Gardone Val Trompia (Bs), l'incontro: I diritti negati dei bambini e delle bambine. Gli ulteriori interventi, della filosofa e direttrice del festival, Francesca Nodari, con l’incontro dal titolo evocativo: Inutilità dell’umano a Soncino (Cr), moderato dal giornalista e scrittore, Tonino Zana. La filosofa Elena Pulcini, da sempre interessata al tema delle passioni e dell’individualismo moderno, ha parlato di: Prendersi Cura. Per una responsabilità ecologica a Ospitaletto (Bs). A Manerbio (Bs) con il grande pensatore Massimo Cacciari e il suo: Essere umani tra dike e nomos. Il giurista Gustavo Zagrebelsky ha tenuto la lectio:Senza adulti nella suggestiva Cattedrale di S. Maria Maggiore a Bergamo. Lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi ha parlato de: La convivenza interiore a Roncadelle (Bs). La psicoterapeuta Silvia Vigetti Finzi ha tenuto la lectio: La prima cosa bella che si rifà all'esperienza unica della maternità, dell'Ospite più atteso, per citare una delle sue ultime fatiche. Il 30 ottobre ha chiuso il festival itinerante la psicopedagogista e psicoterapeuta Maria Rita Parsi con l’incontro dal titolo provocatorio: Essere inumani nella prestigiosa cornice del Museo del violino di Cremona.