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L'ENIGMA DELLA VASCA DI MALAFEDE

Aggiornamento: 10 set 2020


Cinque secoli di storia incastonati in una monumentale vasca dal ventre di argilla mista a legno, in un insediamento che conta otto secoli, adagiato su un fecondo intreccio di vie d’acqua e di terra, poco fuori Roma. Mentre lungo la via Ostiense scivola il consueto via vai di automobili, la soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro, racconta, assieme agli archeologi, l’ultimo affascinante enigma di una città che, a quanto pare, ha ancora infinite storie da raccontare. Questa volta la grande protagonista è una vasca lunga 48 metri e larga 12, profonda all’incirca 180 cm, costruita intorno al IV secolo a.C. e utilizzata fino al I d.C, chiusa, su un lato, da una rampa che doveva servire ad agevolare l’ingresso e l’uscita. Di cosa? Non è ancora chiaro. Di uomini, oggetti, o forse di entrambi.

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