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LAUREARSI ALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO: L’80% TROVA LAVORO ENTRO L’ANNO.

LAUREARSI ALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO:

L’80% TROVA LAVORO ENTRO L’ANNO. FATTORI DI SUCCESSO: AVER FATTO ESPERIENZE ALL’ESTERO E LAVORATIVE


UNIBG sede della presentazione del rapporto AlmaLaurea 2021 sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati. Un segnale forte di ripartenza con 500 partecipanti connessi insieme alla Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa.


Bergamo, 18 giugno 2021 – “Essere la sede della presentazione del Rapporto 2021 di Almalaurea ha per il nostro Ateneo un valore ancora più grande perché se è vero che l'Indagine Almalaurea costituisce un punto di riferimento per tutti gli atenei e, in generale, per quanti lavorano nel settore dell'Istruzione Superiore, altrettanto vero è la soddisfazione di poterlo fare qui a Bergamo e affermare che lavorando insieme, con determinata speranza, ce l'abbiamo fatta a uscire dall’emergenza pandemica”.


È il Rettore prof. Remo Morzenti Pellegrini a sottolineare il valore della presentazione del XXIII Rapporto AlmaLaurea, sul Profilo e sulla Condizione Occupazionale dei Laureati, nella sede dell’Università degli Studi di Bergamo venerdì 18 giugno 2021, a 12 mesi di distanza della sua programmazione pre-Covid, nell’ambito dell’iniziativa dal titolo PROFILO E CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI: PERCORSI DI TRANSIZIONE, promossa insieme all'Università degli studi di Bergamo e con il sostegno del Ministero dell'Università e della Ricerca.


Oltre 500 i partecipanti connessi da remoto insieme alla Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. La presentazione del Rapporto è stata condotta dal Direttore di AlmaLaurea, professoressa Marina Timoteo. Ai lavori ha partecipato anche il Presidente CRUI Ferruccio Resta, mentre le conclusioni sono state affidate alla Direttrice generale MUR Marcella Gargano.


Confermati i dati positivi del caso Bergamo


Anche quest’anno l’Università degli studi di Bergamo si conferma un’università apprezzata dai propri laureati, con il 93,4% degli studenti soddisfatto dell’esperienza complessiva. In particolare, il 93,3% è soddisfatto del rapporto con i docenti, il 91% ritiene che il carico di lavoro sia adeguato, l’82,3% è soddisfatto delle aule in cui si svolgono le lezioni e il 75% si iscriverebbe di nuovo all’università con il medesimo corso di laurea.


L’Università degli studi di Bergamo mantiene alti i valori percentuali relativi al tasso di occupazione: il tasso di occupazione dei laureati UniBg a un anno da conseguimento del titolo è pari all’80% a fronte di un 68% nazionale. Questo dato aumenta notevolmente a cinque anni dal conseguimento del titolo: il 92,8% dei laureati all’Università di Bergamo è occupato, a fronte del 87,7% nazionale.


Dal punto di vista del percorso, il 10,9% dei laureati Unibg ha effettuato un'esperienza di mobilità all'estero (in linea con il dato nazionale) mentre il 61,7% ha svolto un tirocinio curriculare e questo dato è nettamente più alto della media nazionale (57,6%). Un elemento importante, quest'ultimo, che testimonia il rapporto stretto che lega Unibg con il tessuto produttivo e dei servizi a livello

territoriale, regionale, nazionale ed internazionale. Un impegno nell’internazionalizzazione che è stato mantenuto anche in emergenza Covid tutelando gli studenti all’estero, salvaguardando l’esperienza dove possibile in presenza o in modalità virtuale.


Sottolinea il Rettore prof. Remo Morzenti Pellegrini, "Il rapporto di AlmaLaurea sulla nostra Università e, in particolare sui nostri laureati, ci lusinga e ci responsabilizza ulteriormente nella nostra azione di programmazione strategica. Innanzitutto i nostri laureati 2020 sono pienamente soddisfatti, nel complesso, dell'esperienza universitaria da noi. Il dato poi relativo al grado di occupazione a 1, 3 e 5 anni dal conseguimento del titolo di studio è un dato, superiore alla media nazionale, che rassicura ulteriormente gli studenti, le famiglie e il mondo del lavoro, anche sulla coerenza ed efficacia dei nostri percorsi formativi. Due ulteriori dati che vorrei evidenziare in quanto nettamente superiori alla media nazionale. Il 33% dei nostri laureati proviene da istituti tecnici, quindi questo dato testimonia l'evidente flessibilità' dei nostri percorsi e l'efficace preparazione che i nostri studenti hanno ricevuto in questo tipo di istituti. Il secondo dato è quello che riguarda la percentuale di studenti che nella nostra Università, durante il percorso formativo, ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi (oltre l'80%) e sono quasi l'80% dei laureati che ha svolto un'attività lavorativa durante gli studi universitari. Il rapporto presentato oggi dimostra, ancora una volta, che laurearsi conviene ed un indispensabile investimento per il futuro dei nostri giovani".

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